Scheda:
Titolo Originale:
Aftersun
Uscita:
6 gennaio 2023
(prima: 21/10/2022)
Sceneggiatura:
Charlotte Wells
Montaggio:
Blair McClendon
Produzione:
Barry Jenkins
Adele Romanski
Amy Jackson
Mark Ceryak
Produzione Esecutiva:
Lizzie Francke
Tim Headington
Eva Yates
Lia Buman
Alex Sutherland
Kieran Hannigan
Casa di Produzione:
PASTEL
BBC Film
Tango Entertainment
Unified Theory Productions
Screen Scotland
AZ Celtic Films
BFI
Carica Altro
Cast:
Trama:
Anticipazione
Trama Completa
Padre e figlia sono in vacanza e riprendono con una videocamera i momenti trascorsi per ricordare il loro viaggio insieme.
Sophie, 11 anni, va in vacanza in Turchia con suo padre Calum, scozzese di 30 anni.
Sophie è una ragazza curiosa, intelligente e attenta, alle prese con i suoi sentimenti di crescita e l'inizio dell'adolescenza. Fa amicizia e osserva i ragazzi del resort discutere di attività sessuali e romantiche.
Sophie percepisce la distanza tra lei e suo padre durante le vacanze. Calum la ama profondamente ma mostra segni di distacco generale, che cerca di nasconderle, mantenendo una facciata di appagamento durante le vacanze. È amichevolmente separato dalla madre di Sophie e ma ha difficoltà professionali e finanziarie. Calum cerca di reprimere i suoi sentimenti di tristezza e odio per se stesso, tra mosse di Tai Chi e libri di auto-aiuto.
La natura attenta di Sophie le permette di riconoscere che suo padre ha a che fare con problemi di adulti che lei non riesce a capire fino in fondo. In un'occasione, fanno immersioni subacquee e lei perde la sua costosa maschera in mare. Calum finge nonchalance, ma Sophie sa che suo padre è sconvolto dal suo errore ed esprime di aver capito che la maschera è costata molto e tenta di confortarlo. Calum in seguito confessa all'istruttore subacqueo che è sorpreso di essere arrivato all'età di 30 anni e non si aspetta di arrivare a 40.
In un altro caso, Calum e Sophie vanno da un commerciante di tappeti e lei lo osserva alle prese con il costo per l'acquisto di un tappeto che gli piace. In un primo momento, Calum, rifiuta di acquistare il tappeto. Successivamente, senza Sophie, torna e acquista il tappeto dal commerciante nonostante il prezzo.
La perspicacia di Sophie sorprende Calum e inavvertitamente lo fa diventare più depresso. Ma il momento culminante si verifica alla fine delle vacanze; Calum e Sophie condividono un ballo insieme sulla musica di "Under Pressure" che li riunisce per una delle loro ultime volte in un amorevole abbraccio.
Intervallate nel film ci sono sequenze di rave dance illuminate da luci stroboscopiche con una folla di persone che ballano, Calum che balla in uno stato di torpore e una confusa Sophie adulta che guarda il rave svolgersi da lontano. Tenta più volte di colmare la distanza tra lei e Calum, ma fallisce, e appare un'adulta Sophie che spinge con rabbia suo padre quando lo raggiunge.
Più tardi, Calum e Sophie sono all'aeroporto, segnando la fine della loro vacanza e l'ultimo momento che trascorrono l'uno alla presenza dell'altro. Lui, salutandola, la rimanda sul volo di ritorno a casa da sua madre. Calum poi si gira e cammina lungo il corridoio fino alla stanza del rave da ballo.
20 anni dopo, Calum non è più presente nella vita di Sophie. Una Sophie di 31 anni ripercorre il viaggio in Turchia con suo padre sotto forma di filmati registrati che sia lei che Calum hanno fatto durante il viaggio. Usa il filmato per ricordare l'esperienza, riflettendo sulla loro relazione e sulle parti di lui che non era in grado di conoscere o capire quando aveva 11 anni, ma che ora capisce con intensità.
Recensione:
Primo lungometraggio dell’emergente regista scozzese Charlotte Wells, Aftersun è disponibile sulla piattaforma di film d’autore Mubi.
Un film autobiografico, delicato e intimo. L’estate, le vacanze, un padre e una figlia, la crema da spalmarsi sotto al sole, la maschera per andare sott’acqua. È tutto un ricordo, dal sapore dolce e malinconico.
Aftersun ha un suo proprio linguaggio visivo, autentico e toccante: ogni immagine cela uno sfondo emotivo. Il bagno al mare, la gita sul monte, la cena al ristorante, il karaoke, il ballo sulle note di “Under Pressure”, non sono solo questo ma nascondono l’affetto e il dolore, il disagio e l’amore del rapporto padre figlia.
Un legame frammentato, i cui pezzi vengono composti man mano che il racconto procede. Il soleggiato luogo di villeggiatura è perseguitato dall’oscurità interiore di un giovane padre divorziato, perso, solo e dall’adolescenza che avanza di una ragazza così sveglia e matura per la sua età. Le emozioni evocate sono un crescendo continuo: il dolore viene esaminato ricordo dopo ricordo. Sophie cerca di mettere insieme le parti mancanti di un puzzle per comprendere suo padre, quanto fosse stato davvero felice, sincero, libero. A 11 anni aveva già captato quel malessere esistenziale che lo avvolgeva. A 30 anni sente il bisogno di riavvolgere il nastro e passare al vaglio ogni filmino di quell’estate, l’ultima con suo padre.
Nessuna scena, per quanto semplice, è sprecata e nessun sentimento viene trattato in modo banale. La pubertà, l'omosessualità, la depressione, il trauma del divorzio: molti gli spunti toccati ma non tutti sviluppati con la stessa centralità. Il focus, infatti, resta sempre la relazione complicata, amorevole e nebulosa tra Calum e Sophie.
La regia di Wells ha un ritmo naturale e uno stile neo impressionista: ci permette di notare i piccoli gesti, le espressioni impercettibili, di osservare ogni cosa con attenzione e di leggere tra le righe. Richiama volutamente il decennio degli anni ’90: gira con una compatta, predilige inquadrature strette e impreziosisce la pellicola con punti macchina estremi e primi piani morbidi. Ha un montaggio che non ha fretta, segue la memoria, gli spazi, i respiri.
“Penso sia bello che condividiamo lo stesso cielo”. Con la sua sceneggiatura così quotidiana e realistica, il film racconta la complessità del rapporto di questi due individui in modo semplice, senza espedienti e senza risentimento. Riesce a tirare fuori il meglio dai due interpreti centrali e la loro chimica risulta forte e autentica. Paul Mescal è sublime, fisico, espressivo, disperato: una mascolinità che non teme di essere fragile. Frankie Corio è una ventata di aria fresca, tenera, riflessiva, spontanea.
Il tutto è incorniciato da una colonna sonora perfetta che riecheggia le hit di quegli anni e addolcisce l’atmosfera in ogni momento del viaggio.
Aftersun è un film raro e speciale, con una grande e intensa capacità evocativa che rimane ben oltre i momenti finali del film. Non per tutti ma solo per chi ha la sensibilità di guardarlo come se stesse guardano un intimo e prezioso filmino di famiglia.
A cura di Giulia Belvedere.
Pubblicato il 18 gennaio 2023.
Pro:
- Regia e sceneggiatura intime e toccanti.
- Mescal e Corio interpreti fantastici.
Contro:
- Alcuni temi non approfonditi abbastanza.
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