Natasha Romanoff è ricercata per aver violato gli accordi di Sokovia, durante la sua fuga sarà costretta ad affrontare il suo passato.
Natasha Romanoff è ricercata per aver violato gli accordi di Sokovia, durante la sua fuga sarà costretta ad affrontare il suo passato.
Fin dalla sua prima apparizione in Iron Man 2 (2010), Natasha Romanoff alias Vedova Nera ha destato attenzioni tra i fan della MCU, malgrado l'apporto che ha avuto nell'universo cinematografico fosse rilegato all'apparenza della Johanson.
Dopo Iron Man 2 infatti, il personaggio della super spia russa è sempre stato rilegato a un ruolo molto marginale fino a Captain America: The Winter Soldier (2014), dove finalmente aveva ottenuto un qualche spessore narrativo, al di là dell'essere un interesse amoroso di qualche altro personaggio. Con il passare del tempo, e l'arrivo di una nuova corrente femminista, gli spettatori hanno iniziato a chiedere un film stand alone su Natasha, desiderio riscontrato anche dall'attrice, ma palesemente di meno interesse per lo studio Marvel.
Il grande limite del film Black Widow, alla base di ogni suo difetto, risiede probabilmente in questo: una pellicola nata come "contentino" ai fan, confermando nuovamente l'incapacità degli autori di scrivere un personaggio femminile protagonista convincente.
Partendo dalla scrittura, i personaggi - che dovrebbero essere super spie mortali - non hanno nè consistenza, nè coerenza. La famiglia in incognito che ricorda tanto The Americans (2013 - 2018), non ha avuto contatti per oltre 20 anni, nel mentre Melina (Rachel Weisz) ha continuato a fare il suo sporco lavoro da scienziata controlla menti e nessuno ha mai cercato di allacciare i contatti, ma una volta riuniti, l'amore sboccia nuovamente e da famiglia russa assassina a famiglia del Mulino Bianco il passo è di qualche secondo.
Il personaggio di Natasha in particolare, non viene arricchito di nessuna profondità, piuttosto le viene conferito un senso di pateticità che non sembra nemmeno appartenerle e anzi, raggiunge una certa importanza solo da morta, a sottolineare l'insufficienza della sua scrittura decennale.
L'obiettivo finale della pellicola sembra essere quello dell'inserimento di Yelena (Florence Pugh) all'interno della MCU; tutto sommato però il suo personaggio sembrerebbe avere un potenziale narrativo e la performance della giovane attrice è di certo quella più convincente della pellicola. Continuando sull'aspetto tecnico, l'esorbitante budget salva apparentemente la situazione, buone le scene d'azione, che sembrano perfino più violente e meno cinematografiche rispetto allo standard Marvel. Pecca però il montaggio, che ripete spesso schemi eccessivamente drammatici, come la doppia inquadratura a successione di Natasha e Yelena con i capelli al vento e alle loro spalle l'esplosione.
A questo pasticcio high budget si aggiunge anche la forzata ed esasperata vena comico - ironica che la Marvel sembra voler incastrare a tutti i costi da qualche anno a questa parte, aggiungendolo a Black Widow, non solo l'effetto ottenuto è il contrario di quello desiderato, ma aumenta quell'effetto di inconstanza e inconsistenza della pellicola. Dopo l'era delle serie tv su Disney + è giusto chiedersi se l'MCU abbia davvero ancora qualcos'altro da raccontare e se non fosse arrivato il punto di appendere le tutine aderenti al chiodo e lasciare i suoi personaggi nelle loro glorie passate, senza voler spremere inutilmente storyline che funzionano di più sul non detto non visto.
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