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David Leitch

Bullet Train | Recensione | Unpolitical Reviews

Scheda:

poster di Bullet Train
Titolo Originale:
Bullet Train
Regia:
David Leitch
Uscita:
25 agosto 2022
(prima: 3/07/2022)
Lingua Originale:
en
Durata:
126 minuti
Genere:
Azione
Commedia
Thriller
Soggetto:
Sceneggiatura:
Zak Olkewicz
Fotografia:
Jonathan Sela
Montaggio:
Elísabet Ronaldsdóttir
Scenografia:
Elizabeth Keenan
Musica:
Dominic Lewis
Produzione:
David Leitch
Antoine Fuqua
Kelly McCormick
Produzione Esecutiva:
Brent O'Connor
Kat Samick
Ryosuke Saegusa
Yuma Terada
Casa di Produzione:
87North Productions
Columbia Pictures
Budget:
$90 milioni
Botteghino:
$239 milioni
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Redazione

7+

Pubblico

Redazione
Pubblico

Cast:

Ladybug
Brad Pitt
Prince
Joey King
Tangerine
Aaron Taylor-Johnson
Lemon
Brian Tyree Henry
Kimura
Andrew Koji
The Elder
Hiroyuki Sanada
White Death
Michael Shannon
The Wolf
Bad Bunny
Maria
Sandra Bullock
The Hornet
Zazie Beetz
The Son
Logan Lerman
Conductor
Masi Oka
Kayda Izumi Concession Girl
Karen Fukuhara
Wataru
Kevin Akiyoshi Ching
Tokyo Zookeeper
Minchi Murakami
Asami Akiyama
Kaori Taketani
Policeman
Toshitaka Katsumi
Senator
Jim Garrity
Angelina Young
Emelina Adams
Hospital Thug
Jenson Cheng

Trama:

Anticipazione

Trama Completa

L'agente segreto Ladybug si trova sul treno Tokyo - Kyoto per portare a termine una missione, ma quello che in apparenza sembra un semplice compito, si trasformerà in un ambizioso piano in cui lui è solo una delle tante pedine.

Recensione:

Adattamento del romanzo I sette killer dello Shinkansen di Kōtarō Isaka, Bullet Train è un connubio di azione, violenza e umorismo.

Partendo proprio dal titolo e del concept iniziale, cioè quello di un treno proiettile, si evince immediatamente una metafora - non così sottile - dell'alta velocità e della dinamicità che si avvicinano sempre di più a una violenza e un impatto che si trasferisce dalla stazione alla pellicola.

Oltre che velocità e violenza però Bullet Train è anche tanta comicità, e a differenza del trend del momento, soprattutto perseguito da casa Marvel, l'umorismo lavora a pari passo con l'action, rendendo le stesse stunt parte del teatrino comico e non separando le azioni dalle battute, portando anche a una gestione più raffinata dei tempi comici.

Se nel primo grado della dichiarazione di intenti composta dall'action e dello humor, il film funziona, nel suo secondo grado ci sono più ostacoli.

La morale ultima, quella del destino e degli intrecci che come persone tessiamo con le nostre azioni che a loro volta ci legano ad altre persone, risulta un po' forzata. Forse anche dettata dall'eccessivo sopraccitato umorismo che porta quasi a una parodia degli intenti più, per così dire, seriosi. Anche se non ci fosse infatti l'aspetto più filosofico della trama, il film avrebbe funzionato, in quanto il motore del treno non è la giustizia divina o l'equilibrio del destino, ma piuttosto la semplice e sempre appassionata vendetta.

Allontanandosi dal motore e addentrandosi verso le carrozze del treno, è apprezzabile la regia di David Leitch che riesce a usare il claustrofobico spazio senza risultare ripetitivo, sicuramente capacità acquisita dai suoi precedenti lavori quali Deadpool 2 (2018) e Fast & Furious - Hobbs & Shaw (2019) e dalla sua carriera da stuntman.

La dinamicità della pellicola risulta vincente anche grazie all'ottimo montaggio che lascia poco fiato agli spettatori e riesce a tenere il gioco del tempo e dello spazio.


Il super cast si contraddistingue a partire dal suo protagonista: Brad Pitt, in una nuova gioventù della sua carriera, sembra voler ripetere lo schema che l'ha portato all'oscar con C'era una volta a ... Hollywood (Quentin Tarantino; 2019) decidendo di abbandonare ancora una volta lo status di sex simbol machista per ruoli che, fortunatamente e finalmente, non si prendono troppo sul serio, rendendolo di certo più amabile e svecchiando egregiamente la sua figura.


I personaggi più riusciti però sono i gemelli Lemon e Tangerine, interpretati da Brian Tyree Henry (Joker, 2019; Eternals, 2021) e dal sottovalutato Aaron Taylor-Johnson (Avengers: Age of Ultron, 2015; Animali Notturni, 2016), che con una chimica divertente ed emozionante, donando alla pellicola leggerezza e drammaticità.

Come per il nome in codice di Pitt "Ladybug", a sottolineare la sua autoproclamata sfortuna, che in realtà è una fortuna che si diverte a prenderlo in giro, anche i nomi Lemon e Tangerine (in italiano traducibile con "mandarino") si assumono di significato: due agrumi, quasi gemelli ma esteticamente diversi tra loro.

Risultano convincenti anche l'Anziano e il figlio Yuichi, che rappresentano l'altra faccia del Giappone: quella tradizionalista e familiare, opposta a quella ipertecnologica e colorata in cui si svolge la maggior parte della pellicola.

Un po' meno convincente è Prince, che rappresenta una sorta di manga vivente occidentale, che cerca di sovvertire la mascolinità e i maschi stessi ma che risulta deludente e odiabile, laddove una scrittura più attenta avrebbe potuto regalare un personaggio iconico.

Il meltinpot criminale dei personaggi quindi funziona soprattutto per i sopraccitati personaggi, risultando un po' deludente sui personaggi secondari quali The Wolf e The Hornet, sempre inquietante invece Micheal Shannon (Revolutionary Road, 2008; Cena con delitto - Knives Out, 2019), nei panni della Morte Bianca.

In conclusione, Bullet Train è sicuramente un film capace di intrattenere il pubblico sia visivamente che narrativamente, ma alla fine della corsa, il risultato rimane superficiale, seppur con un gusto atipico e quasi tarantiniano.

A cura di Linda Giulio.
Pubblicato il 5 settembre 2022.

Pro:

  • scene action e comiche che intrattengono dai due punti di vista.
  • Interpretazioni e caratterizzazione di alcuni personaggi, quali Ladybug, Lemon e Tangerine.
  • Buona regia e montaggio.

Contro:

  • Personaggi secondari mal tratti.
  • l'aspetto morale rimane superficiale e poco trattato.

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