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Cena con delitto - Knives Out | Recensione | Unpolitical Reviews

Scheda:

poster di Cena con delitto - Knives Out
Titolo Originale:
Knives Out
Regia:
Rian Johnson
Uscita:
5 dicembre 2019
(prima: 27/11/2019)
Lingua Originale:
en
Durata:
130 minuti
Genere:
Commedia
Crime
Mistero
Soggetto:
Sceneggiatura:
Rian Johnson
Fotografia:
Steve Yedlin
Montaggio:
Bob Ducsay
Scenografia:
David Schlesinger
Musica:
Nathan Johnson
Produzione:
Rian Johnson
Ram Bergman
Produzione Esecutiva:
Tom Karnowski
Casa di Produzione:
Lionsgate
MRC
T-Street Productions
Budget:
$40 milioni
Botteghino:
$309 milioni
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Redazione

7.5

Pubblico

Redazione
Pubblico

Cast:

Benoit Blanc
Daniel Craig
Ransom Drysdale
Chris Evans
Marta Cabrera
Ana de Armas
Linda Drysdale
Jamie Lee Curtis
Walt Thrombey
Michael Shannon
Richard Drysdale
Don Johnson
Joni Thrombey
Toni Collette
Lieutenant Elliott
Lakeith Stanfield
Harlan Thrombey
Christopher Plummer
Meg Thrombey
Katherine Langford
Jacob Thrombey
Jaeden Martell
Donna Thrombrey
Riki Lindhome
Fran
Edi Patterson
Alan Stevens
Frank Oz
Greatnana Wanetta
K Callan
Trooper Wagner
Noah Segan
Mr. Proofroc
M. Emmet Walsh
Marta's Mom
Marlene Forte
Cop
Raúl Castillo
Alicia
Shyrley Rodriguez

Trama:

Anticipazione

Trama Completa

In seguito alla morte di un ricco scrittore di gialli, l'investigatore Blanc viene ingaggiato per indagare su quello che apparentemente sembra un suicidio. Dopo aver interrogato i familiari però, ciascuno di loro sembra avere un movente per il delitto.

Recensione:

Dopo aver diretto il dibattuto Episodio VIII di Star Wars (Gli Ultimi Jedi, 2017), Rian Johnson torna alla regia con Cena con delitto – Knives Out, un giallo in perfetto stile Agatha Christie, che pur rimanendo fedele agli elementi canonici del genere, riesce ad apportare qualcosa di nuovo.

Ma andiamo con ordine e soffermiamoci un momento sul titolo italiano del film, che per attirare un maggior numero di spettatori corre il rischio di creare in loro aspettative che possono poi rivelarsi sbagliate: innanzitutto non esiste alcuna cena; l'espressione “Cena con delitto” viene utilizzata infatti in senso lato e ha lo scopo di segnalare che il film è a tutti gli effetti un giallo. Ciò nonostante, chi entra in sala aspettandosi un thriller dalle atmosfere hitchcockiane rimarrà deluso, poiché il lungometraggio è una vera e propria commedia nera, costruita su elementi tipici dei gialli del passato, che in più di una circostanza vengono addirittura parodiati.


La sceneggiatura è ben scritta, sviluppa una trama di base molto intrigante e utilizza in modo intelligente gli stereotipi. Le gag comiche risultano più fini rispetto agli standard di oggi, ma non riescono comunque ad evitare pedanti riferimenti al politicamente corretto, troppo spesso in palese chiave anti-trumpiana.


Se il confondere continuamente la nazionalità dell'infermiera (prima ecuadoriana, poi paraguayana, poi ancora uruguayana e infine brasiliana) può essere un modo intelligente per soffermarsi sulla superficialità tipica dell'americano medio, che vede in modo uguale realtà differenti solo perché a lui estranee, risulta senz'altro più pesante (e decisamente fuori luogo) ai fini narrativi inserire dialoghi sul trattamento degli immigrati irregolari negli Stati Uniti d'America. In tal senso, anche la contrapposizione della ragazza anarchica rispetto al giovane neonazista sembra un riferimento alle attuali vicissitudini politiche a stelle e strisce forzato e decontestualizzato. Ciò nonostante, il ritmo della sceneggiatura risulta fluido e incalzante, riuscendo ad intrigare a sufficienza uno spettatore che già dopo la prima mezz'ora è a conoscenza di come sono andate materialmente le cose. Il finale riuscirà comunque a rivelarsi estremamente soddisfacente.

Le componenti tecniche del film non sono certo eccelse, ma risultano estremamente funzionali per il genere. La regia è pulita, con movimenti di macchina esteticamente belli, talvolta sorprendenti (soprattutto se si considera l'inevitabile staticità delle ambientazioni), seppur non sempre memorabili. Ottimo il montaggio, sia in senso stretto, con transizioni, tempi e stacchi ben realizzati, sia in senso lato (eccellente a tal proposito la gestione dei flashback). Soddisfacente infine la fotografia, che sfrutta a pieno i colori degli interni e riesce a risaltare adeguatamente tutta la bellezza scenografica, estremamente funzionale ai fini narrativi e apertamente ispirata ai grandi gialli del passato.

Particolarmente rilevante l'interpretazione corale del cast, composto in prevalenza da alcuni tra i più celebri attori del momento. Su tutti, emergono le performance di Daniel Craig, molto bravo nell'impersonare con la giusta dose di ironia il ruolo dell'investigatore privato, e di Ana de Armas, perfetta nei panni dell'infermiera un po' ingenua e dal cuore d'oro. Convincente ma meno brillante l'interpretazione di Chris Evans, finalmente sul grande schermo senza il costume di Capitan America. Soddisfacenti anche le prove di Jamie Lee Curtis, Michael Shannon e Toni Collette, i quali, seppur in ruoli secondari, riescono ad infondere la giusta personalità ai loro personaggi.

In definitiva, Cena con delitto si presenta come un'originale black comedy, che ha l'enorme pregio di partire dal vetusto genere giallo, per riuscire poi a svecchiarlo, innovandolo e rendendolo estremamente fruibile alle nuove generazioni.

A cura di Mattia Liberatore.
Pubblicato il 2 dicembre 2019.

Pro:

  • Sceneggiatura innovativa, intrigante e divertente.
  • Interpretazione del cast.

Contro:

  • Decontestualizzati riferimenti al politicamente corretto.

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