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Doug Liman

Chaos Walking | Recensione | Unpolitical Reviews

Scheda:

poster di Chaos Walking
Titolo Originale:
Chaos Walking
Regia:
Doug Liman
Uscita:
8 giugno 2021
(prima: 24/02/2021)
Lingua Originale:
en
Durata:
109 minuti
Genere:
Fantasy
Fantascienza
Avventura
Soggetto:
Sceneggiatura:
Christopher Ford
Patrick Ness
Fotografia:
Ben Seresin
Montaggio:
Andrew Mondshein
Doc Crotzer
Scenografia:
Martine Giguère-Kazemirchuk
Frank Galline
Musica:
Marco Beltrami
Brandon Roberts
Produzione:
Erwin Stoff
Doug Davison
Allison Shearmur
Alison Winter
Produzione Esecutiva:
Erik Feig
Ray Angelic
Jason Cloth
Paris Kasidokostas Latsis
Iron Chen
Casa di Produzione:
Quadrant Pictures
Lionsgate
Bron Studios
3 Arts Entertainment
TIK Films
Hercules Film Fund
Allison Shearmur Productions
Creative Wealth Media Finance
Budget:
$125 milioni
Botteghino:
$26 milioni
Carica Altro

Redazione

5

Pubblico

Redazione
Pubblico

Cast:

Viola Eade
Daisy Ridley
Todd Hewitt
Tom Holland
Mayor David Prentiss
Mads Mikkelsen
Ben Moore
Demián Bichir
Aaron
David Oyelowo
Cillian Boyd
Kurt Sutter
Hildy
Cynthia Erivo
Karyssa Hewitt
Bethany Anne Lind
Davy Prentiss Jr.
Nick Jonas
Matthew
Ray McKinnon
Daws
Vincent Leclerc
Young Todd
Blane Crockarell
Charlie
François Gauthier
Hammer
Tyrone Benskin
Mr. Phelps
Frank Fontaine
Tam
Don Jordan
Ivan
Patrick Garrow
Julie
Mylène Dinh-Robic
Gault
Julian Richings
Answer Camp Woman (uncredited)
Tara Nicodemo

Trama:

Anticipazione

Trama Completa

L'atterraggio di una capsula di emergenza in un mondo colonizzato dagli esseri umani e in cui il proprio pensiero è visibile e udibile a tutti, sconvolgerà la vita del giovane Todd.

Recensione:

Adattamento cinematografico del romanzo del 2008 Chaos - La Fuga (The Knife of Never Letting Go), Chaos Walking è disponibile a partire dall'8 Giugno 2021 su Prime Video. Narrativamente interessante, il più grande difetto si articola sull'inconsistenza della sceneggiatura: le vicende partono con l'arrivo di un personaggio pressochè inutile (Viola Eade), dialoghi banali, caratterizzazioni nulle e tutto ciò aggravato da un finale scontato e banale.

Forse per la loro acerba carriera o forse per la loro inesistente chimica, Tom Holland (Spiderman - Far From Home, 2019; Le strade del male, 2020) e Daisy Ridley (Assassinio sull'Orient Express, 2017; Star Wars: L'ascesa di Skywalker, 2019), si lasciano sopraffare dalla debolezza della sceneggiatura e portano a termine performance ai limiti della sufficienza, sebbene di un alto livello rispetto a quella di Nick Jonas (Camp Rock 2008; Jumanji - Benvenuti nella Giungla, 2017). In stato di grazia, malgrado la poca profondità suo personaggio, è Mads Mikkelsen (Il Sospetto, 2012; Un altro giro, 2020), che tutto sommato regala una buona interpretazione.

Una delle questioni più interessanti, e in qualche modo innovativa, è la capacità dei personaggi (maschili) di emettere i loro pensieri, rendendoli pubblici e visibili a qualsiasi altro individuo.


Dal punto di vista della messa in scena, la realizzazione della nuvoletta artificiale che rappresenta i pensieri è ben sviluppata e realizzata, anche dal punto di vista prettamente tecnico.


Però, la sovrapposizione di voci e immagini risulta, a tratti, eccessivamente disturbante e confusionaria.

In contrasto con il buon utilizzo della CGI, punto negativo per la scenografia, che data la natura post apocalittica del film, avrebbe potuto sviluppare un'interessante potenziale. Anche senza troppi fronzoli e con paesaggio naturalistico come visto, tra altri, in Mad Max: Fury Road (George Miller, 2015).

In conclusione, Chaos Walking aveva di certo un buon potenziale narrativo (ambientazione post - apocalittica, la modalità di pensiero esternato) ma, malgrado il coinvolgimento dell'autore del romanzo da cui è tratto, il film è dimenticabile, senza nessun comparto tecnico e visivo che spicchi, dagli attori (anch'essi con grande - inutilizzato - potenziale) alla regia (pressochè accademica).

A cura di Linda Giulio.
Pubblicato il 20 giugno 2021.

Pro:

  • Idea del “rumore”.
  • Realizzazione e tecnica CGI.

Contro:

  • Sceneggiatura debole e banale.
  • Cast con buon potenziale ma eccessivamente penalizzato dai dialoghi scontati.
  • Scenografia non all'altezza dei film di genere.

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