Scheda:
Titolo Originale:
Don't Look Up
Uscita:
8 dicembre 2021
(prima: 7/12/2021)
Soggetto:
Adam McKay
David Sirota
Sceneggiatura:
Adam McKay
Fotografia:
Linus Sandgren
Scenografia:
Kyra Friedman Curcio
Produzione:
Adam McKay
Kevin J. Messick
Produzione Esecutiva:
Scott Stuber
Jeff G. Waxman
Casa di Produzione:
Hyperobject Industries
Carica Altro
Cast:
Trama:
Anticipazione
Trama Completa
L'imminente impatto di una cometa con la Terra e la successiva estinzione di massa non sembra preoccupare la popolazione e tanto meno i leader mondiale; sarà compito di due scienziati portare alla vicenda le giuste attenzioni per evitare il disastro.
Kate Dibiasky (Jennifer Lawrence), dottoranda astronoma, scopre l'esistenza di una cometa non ancora identificata; il suo professore, il dottor Randall Mindy (Leonardo DiCaprio) ne calcola la traiettoria, per scoprire che la cometa è in rotta di collisione con la terra e l'impatto avrà la conseguenza di estinguere qualsiasi vita sulla Terra.
Kate, Randall e lo studioso Teddy Oglethorpe si recano alla Casa Bianca per avvisare la presidentessa degli Stati Uniti (Maryl Streep) del pericolo imminente, ma dopo essere stati snobbati e beffeggiati decidono di partecipare a una trasmissione televisiva per avvisare l'intera popolazione.
Anche questo tentativo però risulta fallimentare e Kate, stressata dalla noncuranza delle persone, perde le staffe e la sua credibilità diventando un meme.
Quando la presidentessa rimane coinvolta in uno scandalo sessuale e inizia a perdere consensi, decide di riaffrontare la questione dell'asteroide, così da passare come eroina mondiale. La notizia viene diffusa e viene programmato un lancio per colpire la cometa, deviarne la traiettoria e, ovviamente, salvare il pianeta. La notizia viene finalmente diffusa dagli organi ufficiali e viene organizzato il lancio di un'astronave che possa colpire e deviare la cometa, salvando il pianeta.
In corso d'opera però, l'operazione viene annullata in quanto l'imprenditore e finanziatore della Presidentessa Peter Isherwell (Mark Rylance) scopre che l'asteroide è composta da materiali preziosi. Si inizia così a programmare una seconda operazione che consiste nella frantumazione della meteorite, in modo da renderla innocua per l'umanità ma fruibile commercialmente.
Randall continua a seguire passivamente la volontà della presidentessa mentre intrattiene una relazione extra coniugale con una giornalista televisiva. Kate e Teddy invece si allontanano fin da subito dalla nuova missione, essendo fortemente contrari alla decisione di non distruggere la cometa.
Il piano della Casa Bianca si rivela per quello che è: un fallimento. Randall, ritornato in sè, Kate e Teddy si riuniscono tutti insieme, con la famiglia di Randall, aspettando la fine del mondo.
Ventiduemila anni dopo, il razzo presidenziale in cui la presidentessa, Peter e altri super ricchi si erano rinchiusi, atterra sulla Terra, per essere attaccati e sbranati da alcuni bizzarri animali.
Recensione:
Dopo La grande scommessa (2015) e Vice - L'uomo nell'ombra (2018), Adam McKay torna sul grande schermo con Don't Look Up.
L'aspetto satirico che pervade tutta la pellicola ribalta la visione mitizzata degli americani, capaci in ogni film apocalittico di salvare l'intera esistenza umana, ma che in Don't Look Up si fanno artefici di pessime scelte e vengono ritratti come un popolo superficiale e ignorante.
Tanti sono i riferimenti politici, in primis la presidentessa interpretata da Meryl Streep, che ricalca i modi e le follie di Donald Trump, o il personaggio di Mark Rylance, ibrido tra diversi uomini multimiliardari bianchi (palese i riferimenti a Gates, Bezos e Musk) che viscidamente ed egoisticamente muovono i fili di un sistema marcio ed estremamente capitalistico ma che vengono malgrado ciò osannati e divinizzati. Più sottile invece i riferimenti alla cultura maschilista dei media con il personaggio interpretato da Cate Blanchett e sulla scelta narrativa di far diventare Kate un'isterica agli occhi della popolazione ma di far passare, con le stesse motivazioni, come sexy e passionale il personaggio di DiCaprio.
La sceneggiatura riesce a portare insieme tutte le critiche, per niente velate, senza appesantire la pellicola, ma piuttosto veicolando nella risata la tragicità degli eventi.
Guardando l'altra parte della medaglia però, l'eccessiva volontà di critica alla popolazione americana ribalta quella scelta di allontanarsi dalla idolatria dell'eroe americano, confezionando una pellicola, ancora una volta, eccessivamente U.S.A. - centrica.
La difficoltà di scrittura comica - satirica - tragica si rispecchia ovviamente anche nella parte recitativa, in cui il cast riesce a risultare credibile malgrado l'incredibilità dei loro personaggi o delle scene inverosimili.
Se sceneggiatura e recitazione riescono a star al passo con l'idea di unire il tragico e il satiro, il verosimile e l'inverosimile, la regia e il montaggio sembrano disperdere gli intenti.
I toni documentaristici che cerca di dare la regia, non aiuta il complesso dei tema trattati, che già per numero e per retorica sono impegnativi. Non aiuta neanche il montaggio, quasi pubblicitario, che crea una dinamicità non richiesta e non necessaria.
La questione tempistica, aggravata quindi da regia e montaggio, non è gestita al meglio, prendendosi troppo tempo nella prima parte e velocizzando eccessivamente gli atti finali alimentando così quella sensazione di dispersione visiva.
A cura di Linda Giulio.
Pubblicato il 14 dicembre 2021.
Pro:
- Sceneggiatura brillante, in cui si fa della risata un elemento di critica.
- Performance del cast a fronte di personaggi improbabili.
Contro:
- Regia e montaggio complicano una sceneggiatura già piena di elementi e temi.
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