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Damien Chazelle

First Man - Il primo uomo | Recensione | Unpolitical Reviews

Scheda:

poster di First Man - Il primo uomo
Titolo Originale:
First Man
Regia:
Damien Chazelle
Uscita:
29 agosto 2018
(prima: 10/10/2018)
Lingua Originale:
en
Durata:
141 minuti
Genere:
Storia
Dramma
Soggetto:
Sceneggiatura:
Josh Singer
Fotografia:
Linus Sandgren
Montaggio:
Tom Cross
Scenografia:
Kathy Lucas
Musica:
Justin Hurwitz
Produzione:
Wyck Godfrey
Marty Bowen
Damien Chazelle
Isaac Klausner
Produzione Esecutiva:
Steven Spielberg
Adam Merims
Josh Singer
Casa di Produzione:
DreamWorks Pictures
Temple Hill Entertainment
Universal Pictures
Amblin Entertainment
Phantasma Films
Budget:
$70 milioni
Botteghino:
$105 milioni
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Redazione

8.5

Pubblico

Redazione
Pubblico

Cast:

Neil Armstrong
Ryan Gosling
Janet Shearon
Claire Foy
Ed White
Jason Clarke
Deke Slayton
Kyle Chandler
Buzz Aldrin
Corey Stoll
Elliot See
Patrick Fugit
David Scott
Christopher Abbott
Robert R. Gilruth
Ciarán Hinds
Patricia White
Olivia Hamilton
Jim Lovell
Pablo Schreiber
Gus Grissom
Shea Whigham
Michael Collins
Lukas Haas
Pete Conrad
Ethan Embry
Joseph A. Walker
Brian d'Arcy James
Roger B. Chaffee
Cory Michael Smith
Marilyn See
Kris Rey
Young Rick Armstrong
Gavin Warren
Older Rick Armstrong
Luke Winters
Mark Armstrong
Connor Blodgett
Karen Armstrong
Lucy Stafford

Trama:

Anticipazione

Trama Completa

Il film narra le vicende, realmente accadute, dell'astronauta Neil Armstrong, celebre per essere stato il primo uomo sulla Luna.

Recensione:

Tratto dalla biografia ufficiale di Neil Armstrong “First Man: the life of Neil A. Armstrong” scritta da James R. Hansen, First Man segue quel sottile filo conduttore dei lavori di Chazelle su vincitori e vinti, iniziato con Whiplash (2014), continuato con La la land (2016) e conclusosi con quest'ultimo film.

Chazelle decide di lasciare da parte la dimensione musicale dei suoi primi lavori per concentrarsi su una storia vera che non si consuma solo come una narrazione pubblica come lo sbarco sulla luna, ma anche su una dimensione privata e intima, come il rapporto di Neil con la moglie e con il lutto.

Viene messa da parte anche tutto quel American Pride che ha sempre un po' caratterizzato questo tipo di film, a favore di una versione più incentrata sul singolo che sulla nazione; basti pensare all'assenza della scena in cui sulla superficie lunare sventola la bandiera americana, per esempio.

La cornice storica è ben strutturata ed è apprezzabile l'aderenza al reale che non risulta mai eccessivamente forzata, affermandosi così come un biopic semplice, lineare ma allo stesso tempo realistico e intimista.


Il punto di forza della pellicola è però nel reparto tecnico, a conferma di ciò le quattro candidature agli Academy Awards (miglior effetti speciali, miglior scenografia, miglior montaggio sonoro, miglior sonoro). Il montaggio sonoro e il sonoro, in particolare, risultano ottimali e adatti al genere; con una tecnica specifica e ben delineata, come uso di silenzi per aumentare la suspence o per dare l'idea dello spazio (stessa tecnica usata per il più recente film Ad Astra), lo spettatore viene ulteriormente trasportato in una dimensione realistica.


Il silenzio che plasma la tensione, intervallata a sua volta da momenti familiari e incredibilmente umani, ricordano il film Dunkirk (Christopher Nolan; 2017), ma First Man riesce a brillare esattamente dove Nolan ha fallito: Chazelle lascia da parte virtuosismi di camera e di stile per una regia più semplice e lineare che risulta vincente nel far emergere le vicende e i personaggi.

Il personaggio femminile è ben approfondito e sempre in rapporto con il protagonista, ma è probabilmente questo che lo rende un personaggio che funziona all'interno della narrazione, degna di nota anche la prova attoriale di Claire Foy che non si lascia mettere in ombra dal collega Ryan Gosling.

L'unico limite del film risulta quindi essere un'attitudine troppo storica, che non sempre aiuta la scorrevolezza della narrazione ma che riesce a essere comunque ben distribuita grazie alla parte “umana” del personaggio di Neil Armstrong, che possiamo dire di conoscere non solo più come “il primo uomo che camminò sulla Luna”.

A cura di Linda Giulio.
Pubblicato il 9 ottobre 2019.

Pro:

  • Reparti tecnici; in particolare il lavoro sul sonoro.
  • Buon lavoro di sceneggiatura.
  • Buon cast.

Contro:

  • Attitudine troppo storica.

Commenti:


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