Scheda:
Titolo Originale:
Freaks Out
Uscita:
8 settembre 2021
(prima: 28/10/2021)
Genere:
Avventura
Fantasy
Dramma
Soggetto:
Nicola Guaglianone
Sceneggiatura:
Gabriele Mainetti
Nicola Guaglianone
Fotografia:
Michele D'Attanasio
Montaggio:
Francesco Di Stefano
Scenografia:
Ilaria Fallacara
Musica:
Gabriele Mainetti
Michele Braga
Produzione:
Andrea Occhipinti
Gabriele Mainetti
Produzione Esecutiva:
Jacopo Saraceni
Casa di Produzione:
Lucky Red
Goon Films
GapBusters
RAI Cinema
VOO
BeTV
Carica Altro
Cast:
Trama:
Anticipazione
Trama Completa
Roma, 1943, un gruppo di circensi tenta di ritrovare Isreael, il proprietario del circo misteriosamente scomparso.
In una Roma devastata dalla Seconda guerra mondiale, il gruppo di circensi composto dalla giovane Matilde (Aurora Giovinazzo) capace di produrre elettricità dal suo corpo, il burbero Fulvio (Claudio Santamaria) affetto da ipertricosi, l'irriverente Cencio (Pietro Castellitto) in grado di controllare gli insetti e il bizzarro Mario (Giancarlo Martini) con la capacità di attrarre a sè i metalli, sono alla ricerca del proprietario del circo, nonchè loro padre adottivo, Isreal (Giorgio Tirabassi), misteriosamente scomparso.
La città però è occupata dai nazisti e la vita non è di certo facile per chi è così esteticamente diverso, i circensi infatti, dopo aver appreso che Isreal è stato catturato in quanto ebreo, vengono a loro volta catturati per essere deportati.
Usciti indenni dalla cattura nazista, Fulvio, Cencio e Mario decidono di partire alla volta del Circo di Berlino, in cerca di un impiego. Matilde però rimane ferma sulla sua decisione di cercare e aiutare Isreal, il gruppo così si divide.
Matilde, la sera stessa, viene aggredita da due nazisti, ma grazie al suo potere riesce a sfuggire dall'aggressione scappando nel bosco, nel quale sverrà esausta.
Il mattino seguente la giovane circense viene soccorsa e ospitata da un gruppo di partigiani.
Nel contempo i freaks arrivano al Circo di Berlino ma non sanno che il proprietario, il nazista Franz, ogni qualvolta che si assuefa ha delle visioni sul futuro; in una queste vede la sconfitta della Germania nel conflitto mondiale ma vede anche Fulvio, Cencio, Mario e Matilde con i loro strabilianti poteri e cresce in lui l'idea di reclutarli come super soldati per usarli come arma segreta per la vittoria della Germania.
Matilde trova Isreal, ma malgrado l'aiuto dei partigiani non riesce a liberarlo, apprende però la pericolosità di Franz e spaventata per i suoi amici decide di partire per salvarli.
Arrivata al Circo però la giovane viene imprigionata insieme a Fulvio, Cencio e Mario. Una volta che i circensi non rivelano a Franz i loro poteri vengono nuovamente imprigionati e condannati a essere arsi vivi, in questa condizione di panico e angoscia Matilde impara finalmente ad accrescere la sua energia e a sprigionarla, liberando lei e i suoi compagni.
In seguito alla fuga i circensi individuano il treno in cui è imprigionato Isreal e si preparano a dirottarlo, Franz però ha una visione dello stesso treno e si reca con una pattuglia per fermare le volontà dei protagonisti.
I partigiani si uniscono alla causa dei circensi e scoppia un terribile conflitto a fuoco,in cui Isreal perde la vita ma a cui porrà termine Matilde, con la forza massima nella sua energia.
I prigionieri del treno vengono liberati, Franz si uccide e i circensi sono di nuovo insieme, pronti a intraprendere una nuova vita.
Recensione:
Sei anni dopo l'uscita della sua opera prima Lo chiamavano Jeeg Robot (2015), Gabriele Mainetti torna alla regia con Freaks Out. Roma fa nuovamente da sfondo alla vicenda, con fortissime e volute influenze hollywoodiane ma in cui si riconosce la familiarità di un cinema italiano, nei dialoghi e nell'uso del dialetto. Con un bellissimo piano sequenza Mainetti fa immergere lo spettatore in una dimensione quasi fiabesca, rappresentata dal circo di Isreal e dai suoi freaks, per poi distruggere l'incanto con quanto di più lontano ci possa essere: la seconda guerra mondiale. Questo dualismo tra il forte realismo, con tutti i suoi orrori, e la dimensione fantasy e comica data dai protagonisti si connota bene all'interno della narrazione, intrattenendo non solo a livello di narrazione ma propriamente anche a livello visivo.
La regia sognante di Mainetti evince ancora una volta le influenze d'oltreoceano e dà il meglio di sè nelle scene deliranti del pianista nazista Frank.
Ottimo lavoro anche nel montaggio, con una strabiliante scena finale d'azione, già annoverata come la migliore scena bellica nella storia del cinema italiano.
Il brillante cast fornisce un altro punto di forza alla pellicola, in cui la giovanissima Aurora Giovinazzo riesce a brillare, metaforicamente e letteralmente, portando alla sua Matilde la giusta tenerezza della sua età ma anche la caparbietà e la rabbia del suo essere diversa e spesso incompresa. Il concetto di diversità, essenziale nel film, viene anche ovviamente ripreso dal resto degli artisti circensi in cui spicca il magnetico Pietro Castellitto (La profezia dell'armadillo, 2018; I Predatori, 2020). Il concetto di diversità non viene rappresentata solo dai circensi, ma anche l'antagonista, interpretato magistralmente dall'attore tedesco Franz Rogowski (La vita nascosta - Hidden Life, 2019; Undine, 2020) fa della sua diversità una malattia e una spasmodica ossessione. Il nazista Frank infatti, che può vantare di essere il personaggio più caratterizzato e interessante del film, cerca nei dissimili un'arma da portare a Hitler stesso, con tutto il paradosso del cercare e bramare la diversità in un mondo nazista, che da sempre la condanna.
La parte più debole della pellicola risiede nei tempi di narrazione che vengono gestiti in modo ottimale nella prima metà della pellicola, ma che nel terzo atto, in concomitanza dell'incontro tra Franz e Matilde, si dilatano rendendo la durata della pellicola eccessivamente e dispersivamente lunga.
In conclusione, Freaks Out è un film che commuove, che fa ridere e che, soprattutto, intrattiene, con personaggi a cui è impossibile non affezionarsi, in cui l'emozione non mette da parte la tecnica e in cui la passione per il cinema è evidente in ogni scena. In quest'ottima stagione cinematografica quindi Freaks Out riesce a brillare di luce propria, con un'originalità spiazzante che non è mai stata così vicino a casa.
A cura di Linda Giulio.
Pubblicato il 3 novembre 2021.
Pro:
- Regia di Mainetti.
- Montaggio complesso e ben curato.
- Ottime interpretazioni.
Contro:
- Tempi di narrazione che si dilatano eccessivamente nella seconda metà del film.
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