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Gabriele Mainetti

Freaks Out | Recensione | Unpolitical Reviews

Scheda:

poster di Freaks Out
Titolo Originale:
Freaks Out
Regia:
Gabriele Mainetti
Uscita:
8 settembre 2021
(prima: 28/10/2021)
Lingua Originale:
it
Durata:
141 minuti
Genere:
Avventura
Fantasy
Dramma
Soggetto:
Nicola Guaglianone
Sceneggiatura:
Gabriele Mainetti
Nicola Guaglianone
Fotografia:
Michele D'Attanasio
Montaggio:
Francesco Di Stefano
Scenografia:
Ilaria Fallacara
Musica:
Gabriele Mainetti
Michele Braga
Produzione:
Andrea Occhipinti
Gabriele Mainetti
Produzione Esecutiva:
Jacopo Saraceni
Casa di Produzione:
Lucky Red
Goon Films
GapBusters
RAI Cinema
VOO
BeTV
Budget:
$12 milioni
Botteghino:
$0
Carica Altro

Redazione

8.5

Pubblico

Redazione
Pubblico

Cast:

Fulvio
Claudio Santamaria
Matilde
Aurora Giovinazzo
Cencio
Pietro Castellitto
Mario
Giancarlo Martini
Israel
Giorgio Tirabassi
The Hunchback
Max Mazzotta
Franz
Franz Rogowski
Gus
Eric Godon
Wolf
Emilio De Marchi
Irina
Anna Tenta
Amon
Sebastian Hülk
Soldato 1
Elia Pietschmann
Bern
Christoph Hülsen
Donna scimmia
Astrid Meloni
Soldato tedesco
Ed Hendrik
Soldato tedesco
Ricardo Angelini
Guercio
Olivier Bony
Il bello
Massimiliano Ubaldi
Gambaletto
Michelangelo Dalisi
Nazista
Alessandro Arcodia

Trama:

Anticipazione

Trama Completa

Roma, 1943, un gruppo di circensi tenta di ritrovare Isreael, il proprietario del circo misteriosamente scomparso.

Recensione:

Sei anni dopo l'uscita della sua opera prima Lo chiamavano Jeeg Robot (2015), Gabriele Mainetti torna alla regia con Freaks Out. Roma fa nuovamente da sfondo alla vicenda, con fortissime e volute influenze hollywoodiane ma in cui si riconosce la familiarità di un cinema italiano, nei dialoghi e nell'uso del dialetto. Con un bellissimo piano sequenza Mainetti fa immergere lo spettatore in una dimensione quasi fiabesca, rappresentata dal circo di Isreal e dai suoi freaks, per poi distruggere l'incanto con quanto di più lontano ci possa essere: la seconda guerra mondiale. Questo dualismo tra il forte realismo, con tutti i suoi orrori, e la dimensione fantasy e comica data dai protagonisti si connota bene all'interno della narrazione, intrattenendo non solo a livello di narrazione ma propriamente anche a livello visivo.


La regia sognante di Mainetti evince ancora una volta le influenze d'oltreoceano e dà il meglio di sè nelle scene deliranti del pianista nazista Frank.


Ottimo lavoro anche nel montaggio, con una strabiliante scena finale d'azione, già annoverata come la migliore scena bellica nella storia del cinema italiano.

Il brillante cast fornisce un altro punto di forza alla pellicola, in cui la giovanissima Aurora Giovinazzo riesce a brillare, metaforicamente e letteralmente, portando alla sua Matilde la giusta tenerezza della sua età ma anche la caparbietà e la rabbia del suo essere diversa e spesso incompresa. Il concetto di diversità, essenziale nel film, viene anche ovviamente ripreso dal resto degli artisti circensi in cui spicca il magnetico Pietro Castellitto (La profezia dell'armadillo, 2018; I Predatori, 2020). Il concetto di diversità non viene rappresentata solo dai circensi, ma anche l'antagonista, interpretato magistralmente dall'attore tedesco Franz Rogowski (La vita nascosta - Hidden Life, 2019; Undine, 2020) fa della sua diversità una malattia e una spasmodica ossessione. Il nazista Frank infatti, che può vantare di essere il personaggio più caratterizzato e interessante del film, cerca nei dissimili un'arma da portare a Hitler stesso, con tutto il paradosso del cercare e bramare la diversità in un mondo nazista, che da sempre la condanna.

La parte più debole della pellicola risiede nei tempi di narrazione che vengono gestiti in modo ottimale nella prima metà della pellicola, ma che nel terzo atto, in concomitanza dell'incontro tra Franz e Matilde, si dilatano rendendo la durata della pellicola eccessivamente e dispersivamente lunga.

In conclusione, Freaks Out è un film che commuove, che fa ridere e che, soprattutto, intrattiene, con personaggi a cui è impossibile non affezionarsi, in cui l'emozione non mette da parte la tecnica e in cui la passione per il cinema è evidente in ogni scena. In quest'ottima stagione cinematografica quindi Freaks Out riesce a brillare di luce propria, con un'originalità spiazzante che non è mai stata così vicino a casa.

A cura di Linda Giulio.
Pubblicato il 3 novembre 2021.

Pro:

  • Regia di Mainetti.
  • Montaggio complesso e ben curato.
  • Ottime interpretazioni.

Contro:

  • Tempi di narrazione che si dilatano eccessivamente nella seconda metà del film.

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