Scheda:
Titolo Originale:
Ghostbusters: Afterlife
Uscita:
14 ottobre 2021
(prima: 11/11/2021)
Genere:
Fantasy
Commedia
Avventura
Sceneggiatura:
Jason Reitman
Gil Kenan
Fotografia:
Eric Steelberg
Montaggio:
Dana E. Glauberman
Nathan Orloff
Produzione:
Ivan Reitman
Patrice Avery
Produzione Esecutiva:
Dan Aykroyd
Tom Pollock
Gil Kenan
Joe Medjuck
Michael Beugg
Aaron L. Gilbert
Jason Blumenfeld
Jason Cloth
Amie Karp
Casa di Produzione:
Columbia Pictures
Bron Studios
The Montecito Picture Company
Ghost Corps
Carica Altro
Cast:
Trama:
Anticipazione
Trama Completa
La piccola e intelligentissima Phoebe, in seguito a dei fenomeni paranormali, scopre che suo nonno era uno dei famosi acchiappafantasmi.
Callie (Carrie Coon) è costretta a trasferirsi con i suoi figli Phoebe (McKenna Grace) e Trevor (Finn Wolfhard) in una piccola e sperduta cittadina dell'Oklahoma in seguito della morte di suo padre. Callie cerca di sistemare la casa lasciata dal padre, con cui non aveva rapporti da anni, mentre Phoebe e Trevor cercano di abituarsi alla loro nuova vita.
Phoebe, intelligentissima ragazzina con una passione per la scienza, fa amicizia con il simpatico Podcast (Logan Kim) e con il professore geologo Gary (Paul Rudd). Trevor invece trova lavoro in un ristorante e ha una cotta per una ragazza che lavora con lui, Lucky.
Phoebe incomincia a notare eventi paranormali che la conducono a uno scantinato nascosto, dove apprende che suo nonno era uno dei famosi acchiappafantasmi.
Incuriosita, coinvolge anche Podcast e Gary, per poi capire che il nonno aveva scoperto una terribile "porta" in cui spiriti antichi si stavano preparando a risvegliare una maligna dea.
Malgrado abbiano tentato di convivere la polizia e Callie, Phoebe, Podcast e Trevor si trovano da soli a dover affrontare la terribile minaccia e la situazione degenera ulteriormente quando due spiriti si impossessano di Callie e Gary, riuscendo a evocare la Dea.
Tutto sembra perduto, fino a che non si presentano Peter Venkman (Bill Murray), Ray Stantz (Dan Aykroyd) e Winston Zeddemore (Ernie Hudson), i mitici acchiappafantasmi, riuniti anche con lo spirito di Egon Spengler, che mai aveva abbondato i nipoti.
Gli acchiappafantasmi, grazie a Phoebe, Trevor, Podcast e Lucky riescono a sconfiggere definitivamente la terribile minaccia e a riportare la pace.
Recensione:
Sequel delle pellicole Ghostbusters - Acchiappafantasmi (1984) e Ghostbusters 2 - Acchiappafantasmi 2 (1989), Ghostbusters: Legacy tenta di far dimenticare al pubblico il deludente reboot al femminile (Ghostbusters, 2016) con tanta nostalgia e poca innovazione.
Con ambientazioni e attori che strizzano l'occhio alle più famose produzioni Netlix (Stranger Things tra tutte), l'effetto vintage non si rilega solamente a un fattore estetico, ma la maggior parte della struttura narrativa della pellicola si regge unicamente sulla nostalgia legata ai precedenti capitoli e ai magnifici anni '80.
I continui easter egg, le citazioni riprese e ovviamente il ritorno degli attori originali evidenzia una spudorata costruzione di un'operazione nostalgica che di sicuro convincerà i fan più accaniti della saga. A ulteriore conferma della continuità nostalgica di Ghostbusters: Legacy è la scelta del regista: Jason Raitman (Juno, 2007; Tra le nuvole, 2009), figlio di Ivan Reitman, regista e produttore dei primi due capitoli della saga.
Escludendo il fan service però, la pellicola ha ben poco di sostanza e di innovazione, sia a livello di trama che, soprattutto, a livello di personaggi, che cadono in una scrittura piatta e costernata da clichè.
La sceneggiatura, come già accennato, si regge solamente su momenti di richiamo ai capitoli precedenti e tolti questi ultimi, non riesce a portare sullo schermo una narrativa convincente. La scelta di riportare il villan del primo film rappresentata un'ulteriore occasione sprecata nell'inserire un elemento di novità, conducendo anche le scene con più pathos a un andamento piatto.
Non bastano quindi nemmeno i reparti tecnici sufficienti, per lo più accademici, nella regia e nella CGI a intrattenere e convincere quel pubblico che non rappresenta la parte più emozionalmente attaccata alla saga.
A riscattare di poco la pellicola, dopo la lentezza del primo atto, e la piattezza della seconda parte, è la parte finale, in cui i ghostbusters si riuniscono in una comica e dolce scena in cui anche Harold Ramis ritorna al fianco dei suoi amici, nel film a lui dedicato.
A cura di Linda Giulio.
Pubblicato il 22 novembre 2021.
Pro:
- Ultima parte della pellicola.
- Rimandi nostalgici ai primi due capitoli.
Contro:
- Sceneggiatura che si basa esclusivamente su richiami ai capitoli precedenti ma che, una volta esclusi, non riesce a svilupparsi.
- Andamento eccessivamente lento nella prima parte.
- Audio e musiche piatte e poco dinamiche.
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