Scheda:
Titolo Originale:
The Banshees of Inisherin
Uscita:
5 settembre 2022
(prima: 20/10/2022)
Sceneggiatura:
Martin McDonagh
Montaggio:
Mikkel E.G. Nielsen
Scenografia:
Michael Standish
Produzione:
Graham Broadbent
Martin McDonagh
Peter Czernin
Produzione Esecutiva:
Ollie Madden
Diarmuid McKeown
Daniel Battsek
Ben Knight
Casa di Produzione:
Searchlight Pictures
Blueprint Pictures
Film4 Productions
Metropolitan Films International
TSG Entertainment
Carica Altro
Cast:
Trama:
Anticipazione
Trama Completa
Irlanda, 1923: Colm rompe bruscamente l'amicizia con Pàdriac. Questo gesto porterà conseguenze inaspettate per tutti gli abitanti dell'isola.
Alla fine della guerra civile irlandese nel 1923, sull'immaginaria isola irlandese di Inisherin, il musicista folk Colm Doherty (Brendan Gleeson) inizia improvvisamente a ignorare il suo amico di una vita e compagno di bevute Pádraic Súilleabháin (Colin Farrell). Pádraic, sebbene simpatico e benvoluto dagli isolani, è troppo "noioso" per Colm, che desidera passare il resto della sua vita a comporre musica e fare cose per le quali sarà ricordato. La vita di Pádraic è destabilizzata dalla perdita di uno dei suoi pochi amici e mentre lui diventa sempre più angosciato per il rifiuto, Colm diventa più resistente ai tentativi del suo vecchio amico di parlargli. Colm alla fine dà a Pádraic un ultimatum: ogni volta che lo infastidirà o cercherà di parlare con lui, Colm si taglierà una delle sue dita sinistre con un paio di cesoie.
La guardia locale, Peadar, picchia duramente il figlio tormentato Dominic (Barry Keoghan), e Pádraic e sua sorella Siobhán (Kerry Condon) accolgono Dominic per un breve periodo. Più tardi al pub, Peadar insulta Pádraic, che si vendica rendendo pubblico il fatto che picchia suo figlio e abusa anche di lui sessualmente.
Dopo che Pádraic ha consegnato il latte al mercato, Peadar gli si avvicina e lo colpisce due volte, facendolo cadere a terra quasi privo di sensi. Colm ne è testimone. Senza parole, solleva Pádraic nel suo carro e lo riporta verso le loro case. Lungo la strada, Pádraic scoppia a singhiozzare. Colm ferma il carro a un bivio e scende per percorrere il sentiero a destra verso casa sua, lasciando Pádraic a guidare il suo carro lungo il sentiero a sinistra verso il suo.
Sebbene Siobhán e Dominic cerchino di disinnescare la crescente battaglia della coppia, i loro sforzi si rivelano infruttuosi. Pádraic, ubriaco, affronta Colm al pub. Colm osserva che questo è stato il discorso più interessante che Pádraic abbia fatto, e borbotta tra sé: "Penso che mi piaccia di nuovo adesso". Dominic racconta a Pádraic quello che ha detto durante la sua sbronza e la risposta di Colm, e Pádraic va a casa di Colm per scusarsi. Colm lo rifiuta, e in seguito si taglia un dito e lo lancia contro la porta di Pádraic.
Dopo che Pádraic vede Colm incontrare un violinista proveniente dalla terraferma, Pádraic inganna il violinista facendolo tornare a casa mentendo sul fatto che suo padre sia stato investito da un furgone del pane. Mentre le tensioni peggiorano, l'anziana locale, la signora McCormick, avverte Pádraic che la morte arriverà presto sull'isola. Nel frattempo, Siobhán rifiuta gentilmente le avances romantiche di Dominic.
Pádraic racconta a Dominic quello che ha fatto al violinista, e Dominic dice che Pádraic non è più gentile. Pádraic si convince che questo lo renderà abbastanza interessante per Colm, e fa visita a Colm per rimproverarlo per essersi comportato così male. Conversano goffamente e Colm rivela di aver finito di comporre la sua canzone, che chiama "The Banshees of Inisherin". Pádraic suggerisce di andare al pub e ordinare loro un paio di pinte. Colm dice che andrebbe bene. Pádraic racconta a Colm di aver mentito al violinista per scacciarlo dall'isola e che forse tutti e tre avrebbero potuto bere qualcosa. Pádraic attende invano al pub, bevendo molte pinte. Colm si taglia le restanti dita sinistre con le cesoie e le lancia contro la porta del cottage di Padraic.
Stanca della vita sull'isola, Siobhán si trasferisce sulla terraferma per lavorare in una biblioteca. Pádraic torna a casa e scopre che il suo asino domestico Jenny si è soffocato con un dito ed è morto. Un Pádraic con il cuore spezzato incolpa Colm per la morte dell'asino. Affronta Colm e gli dice che brucerà la sua casa il giorno successivo alle 14:00, e che non gli importa se Colm sarà in casa in quel momento, ma che spera che Colm si assicuri che il suo cane sarà fuori. Il giorno successivo alle 14:00 come promesso, Pádraic dà fuoco alla casa di Colm. Il cane è seduto fuori dalla porta e Pádraic lo mette nel suo carro per portarlo a casa. Solo dopo aver dato fuoco alla casa, Pádraic guarda in una finestra e vede Colm tranquillamente seduto all'interno dell'edificio in fiamme. Peadar va a casa di Pádraic, presumibilmente per arrestarlo o picchiarlo. Viene deviato dalla signora McCormick, che senza parole lo conduce al cadavere di Dominic che galleggia nel vicino lago.
La mattina dopo, Pádraic, con il cane, trova Colm in piedi sulla spiaggia accanto alla sua casa bruciata. Colm si scusa per la morte dell'asino e suggerisce che la distruzione della casa ha posto fine alla loro faida, ma Pádraic lo informa che sarebbe finita solo se fosse rimasto all'interno della casa. Quando Colm si chiede se la guerra civile sia finita, Pádraic afferma che potrebbe essere una buona cosa che ci siano alcune cose da cui non si può andare avanti. Mentre Pádraic si gira per andarsene, Colm lo ringrazia per essersi preso cura del suo cane; "In qualsiasi momento", risponde Pádraic. A loro insaputa, la signora McCormick li sta osservando da lontano dal cottage bruciato di Colm.
Recensione:
Dopo il fantastico Tre Manifesti a Ebbing, Missouri (2017), Martin McDonagh torna con una pellicola drammatica e particolare, “Gli Spiriti dell’isola”, che ha conquistato ben 9 candidature agli Oscar.
Grottesco, sentimenti e sopra le righe si mescolano e danno vita a una fiaba oscura, vera, brutale, semplice ma ricca di metafore.
È meglio essere ricordati o apprezzati? Fin dove si può spingere chi ha paura di essere abbandonato?
Ed ecco che la sceneggiatura di McDonagh, coraggiosa, pura e intima, racconta l’improvvisa fine di un’amicizia che ha assurde ripercussioni sull’equilibrio di tutti gli abitanti della piccola isola irlandese. Una scrittura mai banale, a tratti teatrale, che coinvolge, fa riflettere, intrattiene.
I protagonisti sono caratterizzati per simboleggiare due opposti: Colm è pervaso dalla paura della morte, dalla noia e dal vuoto della vita, ha l’ambizione di creare un’opera immortale che sopravviva al tempo; Pàdriac è un ingenuo mandriano, gentile, testardo, abitudinario. Due uomini soli, su un’isola remota, con una guerra vicinissima di cui si sentono solo spari e resoconti epistolari.
La stasi e la passività si scontrano con il tormento e l’insoddisfazione, generando aggressività, violenza, autolesionismo. Una guerra tra principi universali che attraversa lo specchio umano delle emozioni in maniera vivida, drammatica e comica allo stesso tempo.
Anche gli animali hanno un forte ruolo simbolico e sono collegati ai loro padroni: il cane, animale sveglio e intelligente, e l’asino, creatura goffa e associata alla caparbietà. Quando Pàdriac perde la sua asinella, perde anche la sua ingenuità e la sua parte docile e fa scatenare la sua rabbia più profonda. Gli animali sono rispettati e sempre intoccabili: Pàdriac, infatti, porta in salvo il cane di Colm.
Il giovane Dominic rappresenta un animo indifeso, sottomesso agli abusi di un padre violento e di un potere più grande di lui, Siobhàn è la donna che dice basta, scappa dalla mentalità ristretta dell’isola e si emancipa. La vecchia signora McCormick, la “banshee”, che si aggira per l’isola vestita di nero, porta presagi di morte e di disgrazie, viene spesso evitata dagli isolani, come si evitano gli avvenimenti che non si vogliono affrontare.
La regia di McDonagh è posata e valorizza le atmosfere ancestrali, gli sguardi, i silenzi e l’ironia cupa e tagliente dei dialoghi. I paesaggi irlandesi sono risaltati da una fotografia naturale, non troppo impreziosita dal color grading, che lascia trasparire l’opacità e l’ostilità del clima, delle montagne, delle coste e della brughiera.
Colin Farrell delizia con un’ottima interpretazione: accentua la sua ingenuità e tristezza in modo da entrare davvero in empatia con il suo personaggio. Bravi anche Brendan Gleeson, che aveva già recitato in coppia con Farrell in In Bruges (McDonagh, 2008) e Barry Keoghan, nel suo personaggio disturbato ma dal cuore puro.
Gli spiriti dell'isola è una pellicola tanto semplice quanto complessa: se con una prima visione si percepisce la, seppur intimissima, semplice storia di un'amicizia in declino, con una seconda, o una visione più attenta, si riescono a cogliere le motivazioni che smuovono i personaggi nelle vicende, impreziosite da numerosi simbolismi. Quest’ultimi hanno uno spazio importante nel racconto, che poteva essere arricchito da maggiori dettagli, linee narrative, descrizioni dei personaggi secondari. Si ha la sensazione che il regista non abbia saputo cosa scegliere tra le due rappresentazioni che a tratti sembrano scontrarsi: la parte simbolica e la dark, seppur “light”, comedy.
Un film brillante, che ci porta in un’ Irlanda bucolica e ci trasporta fino a teatro, con la sua narrazione esistenzialista.
A cura di Giulia Belvedere.
Pubblicato il 14 febbraio 2023.
Pro:
- Regia che sa valorizzare atmosfere e dialoghi.
- Sceneggiatura profonda e mai scontata.
- Interpretazioni fantastiche di Farrell e Gleeson.
Contro:
- Molti simbolismi, difficili da carpire subito.
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