Scheda:
Uscita:
31 marzo 2022
(prima: 11/08/2021)
Genere:
Dramma
Musica
Romance
Sceneggiatura:
Siân Heder
Fotografia:
Paula Huidobro
Montaggio:
Geraud Brisson
Scenografia:
Vanessa Knoll
Produzione:
Patrick Wachsberger
Philippe Rousselet
Jérôme Seydoux
Fabrice Gianfermi
Produzione Esecutiva:
Sarah Borch-Jacobsen
Ardavan Safaee
Casa di Produzione:
Vendôme Pictures
Pathé
Picture Perfect Entertainment
Carica Altro
Cast:
Trama:
Anticipazione
Trama Completa
Ruby è l’unica persona udente della sua famiglia, ha 17 anni e ama cantare. Quando i suoi sono in difficoltà con l’attività di pesca, Ruby è divisa tra la responsabilità di aiutarli e la voglia di inseguire la sua passione per la musica.
Ruby (Emilia Jones) ha diciassette anni e ogni mattina, prima di andare a scuola, lavora sulla barca di famiglia per aiutare i suoi genitori (Marlee Matlin e Troy Kotsur) e suo fratello (Daniel Durant) nella loro attività di pesca in Massachusetts.
Lei è l’unico membro udente della famiglia: proprio per questo sa che non può abbandonarli e che dopo il liceo si occuperà del lavoro a tempo pieno. A scuola Ruby viene emarginata dai compagni a causa della diversità della sua famiglia.
Accanto a lei però ha un’amica fidata, Gertie (my Forsyth), che prova un certo interesse per il fratello di Ruby e vorrebbe imparare la lingua dei segni. Notando che la sua cotta, Miles (Ferdia Walsh-Peelo) si sta iscrivendo al coro della scuola, Ruby prende una decisione impulsiva e decide di iscriversi anche lei. A dirigere il coro è il Signor Bernardo Villalobos (Eugenio Derbez), detto anche “Signor V”, che ordina agli allievi di cantare buon compleanno per iniziare a sentire le loro voci. Quando chiama Ruby a cantare di fronte alla classe, lei va nel panico e fugge via, per poi tornare da Mr. V e spiegargli che era stata vittima di bullismo per aver parlato in modo strano da bambina. Sentendola poi cantare, si rende conto che ha una voce speciale e la riammette nel coro. Ruby viene messa in coppia con Miles per il duetto nel prossimo spettacolo del coro; la loro prima prova va male e quindi il Signor V esorta i due ad esercitarsi insieme. La ragazza invita il compagno a casa sua per provare ma vengono bruscamente interrotti dai versi rumorosi provenienti dalla camera da letto di Frank e Jackie. Il giorno dopo a scuola Ruby sente le prese in giro dei compagni riguardo la vicenda e si arrabbia con Miles, il quale si scusa e le dice di aver riferito la storia solo al suo amico Jay che però ha sparso la voce. Inizialmente è furiosa ma poi lo perdona e riprendono ad esercitarsi mentre iniziano creare un legame sempre più tenero.
Frank e suo figlio Leo si battono contro le nuove tasse e sanzioni imposte dal consiglio locale per le attività di pesca e in una riunione annunciano che avvieranno la loro azienda vendendo il pesce da soli, invitando anche gli altri pescatori del posto ad unirsi. Così ora tutta la famiglia si impegna per mandare avanti l’impresa e farla decollare, affidandosi soprattutto a Ruby per parlare con le persone e contrattare.
Nel frattempo il Signor V, riconoscendo il talento di Ruby, la incoraggia a fare un’audizione per il Berklee College of Music e le concede delle lezioni private a casa sua per prepararsi al meglio. La giovane accetta anche se è sempre più indaffarata ad aiutare i suoi con gli affari. I suoi continui ritardi e annullamenti delle lezioni, portano il Signor V ad arrabbiarsi e la rimprovera di avergli fatto perdere tempo e di non dare abbastanza importanza alla musica. Durante una mattinata di pesca, Frank e Leo vengono intercettati dalla Guardia Costiera per non aver risposto ai clacson delle navi e alle chiamate radio, venendo così multati e privati delle loro licenza di pesca. Riescono però a fare ricorso e a ottenere di nuovo la licenza a patto che a bordo abbiano sempre una persona udente. Ruby decide quindi di rinunciare al college e di unirsi all’attività di famiglia a tempo pieno dopo il diploma. Annuncia la notizia ai genitori che sono favorevoli ma Leo reagisce con rabbia e risentimento, credendo che possano gestire il tutto anche senza l’aiuto di Ruby.
Arriva il giorno dello spettacolo: Ruby e Miles si esibiscono con il loro duetto e anche se la famiglia della ragazza non possa sentirla cantare, si accorgono degli applausi e delle emozioni del pubblico e capiscono la sua vera bravura. Tornati a casa, Frank chiede a sua figlia di cantare per lui una canzone mentre tocca le sue corde vocali per sentire le vibrazioni e si commuove. La mattina seguente tutta la famiglia porta Ruby all’audizione per il college e mentre si esibisce illustra la canzone nella lingua dei segni, così che possano davvero comprendere ciò che sta cantando. Passa del tempo e Ruby viene presa al college: tutti sono entusiasti per la bella notizia, incluso il Signor V e Miles, a cui chiede di farle visita a Boston. Nel frattempo gli udenti nell’attività di pesca di famiglia hanno imparato la lingua dei segni e possono comunicare serenamente con Frank e Jackie. Ruby viene accompagnata a Boston dalla sua amica Gertie e saluta la sua famiglia con la la lingua dei segni dicendo loro “Vi amo davvero”.
Recensione:
Premio per il miglior film, per la miglior sceneggiatura non originale e per il miglior attore non protagonista: CODA ha trionfato agli Oscar in modo sorprendente e particolare.
Scritto e diretto dalla regista Sian Heder (Tallulha, 2016), è il remake statunitense di un film europeo, “La famiglia Bélier”del 2014, ed è ben riuscito, riuscendo a mantenere il cuore originale della storia portando però una giusta luce e prospettiva alla comunità sordomuta.
CODA è l’acronimo di Children Of Deaf Adults, “figli udenti di genitori sordi” ma la pellicola è più di ogni altra cosa il ritratto di una famiglia.
La trama percorre un terreno familiare, avvicinandosi alla formula collaudata da altri classici film di formazione e maturità, ma lo fa con naturalezza, sincerità ed emozione. Gran parte del successo della pellicola deriva dal suo portare in scena uno spaccato di realtà, senza cadere nel banale o nell’esagerazione, mantenendo i piedi ben saldi a terra per gran parte della narrazione.
Dai Rossi che lavorano sulla loro barca, alle interazioni dolcemente imbarazzanti di Ruby con la sua cotta, ai divertenti battibecchi in famiglia: tutto contribuisce ad immergersi nel mondo del film. Anche le esibizioni musicali di Ruby e del suo coro non sono eccessivamente modificate o sintonizzate automaticamente.
Ruby è il personaggio principale ma Heder caratterizza allo stesso modo i due esilaranti genitori, Frank e Jackie, e il determinato Leo: tutti hanno chiari desideri e preoccupazioni che vengono esplorati simultaneamente. Tra loro parlano nella lingua dei segni, una forma di comunicazione che il film tratta con estrema neutralità: si riesce a captare la potenza espressiva di ogni loro dialogo, gesto e sguardo.
Il vero punto di forza del film sono i suoi interpreti, tra cui tre eccellenti attori sordi che portano in scena autenticità, ironia, commozione. Marlee Matlin interpreta una mamma amorevole ma eccessivamente preoccupata che non si rende conto che sta usando la sua paura per schiacciare i sogni della figlia, il tutto con una miscela di affetto e irascibilità. Daniel Durant è il fratello Leo, personaggio che odia il modo in cui lui e i suoi genitori vengono emarginati per essere sordi: l’attore riesce a restituire a pieno il senso di frustrazione e rabbia di una persona che si sente incompresa ma allo stesso determinata a cambiare la situazione. Troy Kotsur, l’alto, brizzolato e esuberante papà, ha vinto l’Oscar come miglior attore non protagonista: la sua interpretazione è potente e densa di realismo. Emilia Jones è convincente, riesce ad avere un’ottima chimica con tutti i personaggi e ha una voce delicata e toccante, perfetta per il film.
Ci sono tocchi audaci in CODA: il modo in cui si svolge il concerto scolastico nel quale si viene proiettati, tra on e off, dentro un mondo silenzioso che applaude all’esibizione pur non sentendola ma percependo le emozioni sui volti delle altre persone.
La sceneggiatura sa quindi colpire emotivamente, basti pensare alla scena autentica e toccante in cui Frank ascolta Ruby cantare mettendo le mani sul suo collo per sentire le vibrazioni delle corde vocali. Inclusione e integrazione, senso di responsabilità, voglia di crescere e inseguire le proprie passioni: la scrittura della pellicola tratta tematiche importanti anche se sembra un po’ perdersi sul finale. La chiusura infatti è forse troppo perfetta e costruita, tipica dei film di formazione americani dove spesso si cade nello stereotipo della ragazza outsider che, innamorata del più popolare della scuola, tira fuori il suo talento nascosto.
Grazie alle eccellenti interpretazioni e alla scrittura e alla regia taglienti di Heder, CODA è un film commovente e soddisfacente, che non spicca per originalità, soprattutto per le scene finali, ma che permette di conoscere da vicino la storia di una famiglia in modo puro, avvincente e che arriva dritto al cuore.
A cura di Giulia Belvedere.
Pubblicato il 3 aprile 2022.
Pro:
- Interpretazioni eccellenti, soprattutto da parte del cast adulto.
- Costruzione psicologica ed emozionale dei personaggi.
Contro:
- Finale eccessivamente costruito e positivo.
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