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Paul Thomas Anderson

Licorice Pizza | Recensione | Unpolitical Reviews

Scheda:

poster di Licorice Pizza
Titolo Originale:
Licorice Pizza
Regia:
Paul Thomas Anderson
Uscita:
17 marzo 2022
(prima: 26/11/2021)
Lingua Originale:
en
Durata:
133 minuti
Genere:
Dramma
Commedia
Soggetto:
Sceneggiatura:
Paul Thomas Anderson
Fotografia:
Paul Thomas Anderson
Michael Bauman
Montaggio:
Andy Jurgensen
Scenografia:
Ryan Watson
Musica:
Jonny Greenwood
Produzione:
Paul Thomas Anderson
Daniel Lupi
JoAnne Sellar
Adam Somner
Sara Murphy
Produzione Esecutiva:
Aaron L. Gilbert
Jason Cloth
Casa di Produzione:
Ghoulardi Film Company
Bron Studios
Focus Features
Metro-Goldwyn-Mayer
Budget:
$40 milioni
Botteghino:
$27 milioni
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Redazione

8-

Pubblico

Redazione
Pubblico

Cast:

Alana Kane
Alana Haim
Gary Valentine
Cooper Hoffman
Jack Holden
Sean Penn
Rex Blau
Tom Waits
Jon Peters
Bradley Cooper
Joel Wachs
Benny Safdie
Lance
Skyler Gisondo
Momma Anita
Mary Elizabeth Ellis
Jerry Frick
John Michael Higgins
Lucille Doolittle
Christine Ebersole
Mary Grady
Harriet Sansom Harris
Matthew
Joseph Cross
Danielle Kane
Danielle Haim
Este Kane
Este Haim
Moti Kane
Moti Haim
Donna Kane
Donna Haim
Gale
Maya Rudolph
Steve
Ryan Heffington
Brian
Nate Mann
Sue Pomerantz
Isabelle Kusman

Trama:

Anticipazione

Trama Completa

Alana Kane e Gary Valentine si conoscono durante la giornata delle foto per l'annuario scolastico e iniziano un rapporto di amicizia.

Recensione:

A cinque anni di distanza da Il Filo Nascosto (2017) Paul Thomas Anderson scrive e dirige Licorice Pizza, una storia d'amore messa in atto da due personaggi complessi che si disperdono nel caos dell'ordinarietà.

Dopo aver dimostrato in più occasioni di padroneggiare il genere drammatico con capolavori come il pluripremiato Il Petroliere (2007) e The Master (2012), Anderson abbandona la solitudine e la sofferenza, per rendersi testimone dell'altra faccia della complessità umana: l'amore.

Ritornando per toni e per ambientazione a Boogie Nights - L'altra Hollywood (1997), Licorice Pizza porta sullo schermo la storia di Alana Kane e Gary Valentine, due ragazzi che cercando il loro posto nel mondo continuano ad allontanarsi, per poi riavvicinarsi, per poi litigare, sfiorarsi, cadere e ritrovarsi.


La sceneggiatura sembra più di una volta preparare lo spettatore a uno strappo, un evento inaspettato che mai arriva; perchè spesso la cosa peggiore che può capitare in una storia d'amore è proprio che tutto vada bene. Ed è proprio in questa quasi idilliaca semplicità che Anderson confeziona una sceneggiatura perfetta, in cui poco succede, ma alla fine tutto accade.


Anche l'introspezione dei personaggi si incastra perfettamente con la visione del regista; il giovane Gary che ostenta la sua volontà di esser grande e la meno giovane Alana, che cerca quasi con rabbia di scavarsi un posto in un mondo di adulti in cui non riesce ad adattarsi e che sembra abitato esclusivamente da individui deludenti e dimenticabili.

Il senso dell'esistenza però, i due protagonisti lo trovano solamente quando sono insieme, e non nel senso letterale del termine, ma quando sono insieme nello spazio condiviso, insieme in un camion e insieme nello schermo e in questo i due attori confezionano alla perfezione un rapporto che si attrae e si respinge con una continuità che sembra sempre arrivare al punto di annoiare, ma che mai effettivamente stanca.

Se nei suoi precedenti lavori Anderson bilancia tutti gli aspetti cinematografici della sua storia, puntando tanto sulla realizzazione visiva che su quella della scrittura, in Licorice Pizza è evidente come invece il cuore della pellicola sia soprattutto la sceneggiatura.

Seppur accompagnata da un buon reparto tecnico, soprattutto per i costumi e le scenografiche, strategicamente nostalgici ed esteticamente funzionali, la regia si tiene su un piano inferiore (e così vogliamo definirlo, ma comunque di alto livello) rispetto ai precedenti lavori. Meno d'impatto, meno minuziosa ma comunque con piani sequenza notevoli e prestando la giusta attenzione ai dettagli, allo sguardo incrociato dei protagonisti e ai loro tocchi.

A cura di Linda Giulio.
Pubblicato il 21 marzo 2022.

Pro:

  • Sceneggiatura complessa con il giusto approfondimento dei protagonisti.
  • Scenografia realistica e che perfettamente ricostruisce gli anni '70.
  • Buone interpretazioni del cast e ottima chimica tra i protagonisti.

Contro:

  • Eccessivo allontanamento di stile rispetto agli ultimi lavori, che potrebbe essere visto in maniera negativa, soprattuto per la minuzia della regia e della fotografia.

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