In seguito alla notizia dell'imminente matrimonio tra il principe Filippo e la regina della Brughiera Aurora, la pace stipulata tra i due regni sembra essere sempre più fragile.
In seguito alla notizia dell'imminente matrimonio tra il principe Filippo e la regina della Brughiera Aurora, la pace stipulata tra i due regni sembra essere sempre più fragile.
Dopo il primo, promettente, capitolo Maleficent, la Disney decide di portare sul grande schermo il tanto inutile tanto deludente sequel: La signora del male.
L'inconcludente e confusa sceneggiatura conferma l'aspettativa di un prodotto creato solo per aggiungere qualche zero nelle casse del colosso Disney; nuovi personaggi con poco spessore emotivo e personaggi già ben assestati nel primo capitolo che perdono ogni potenzialità (prima tra tutti la protagonista). I dialoghi non migliorano la mediocre scrittura legata ai personaggi e alla narrazione, risultano anzi noiosi e a tratti cringe.
L'incapacità della scrittura di creare, o ricreare, personaggi interessanti, ricade soprattutto sulla recitazione che risulta piatta e noiosa, fatta eccezione forse per la Jolie (anche se sottotono rispetto al primo capito) all'interpretazione di Michelle Pfeiffer (Scarface, 1983; Le relazioni pericolose, 1988) che riesce a risollevare la sorte del suo personaggio, donando alla regina Ingrid eleganza e glacialità.
Quel che funzionava in modo eccelso nel primo film, i reparti tecnici, funzionano abbastanza anche in questo capitolo ma è doveroso sottolineare come non ci siano stati dei grandi cambiamenti o innovazioni, malgrado La Signora del male sia uscito ben cinque anni dopo Maleficent.
La monotonia degli effetti visivi e della CGI, accompagnata da una scrittura mediocre, denota una certa, se così si può dire, pigrizia nella realizzazione della pellicola.
Malgrado la storia di vendetta della regina Ingrid, poteva avere un certo potenziale narrativo, la confusione innescata dalla questione dei “poteri della fenice” e l'inutilità delle creature simili a Malefica, mettono in secondo piano le poche cose che funzionano.
Per concludere, di certo si tratta di un film creato con l'intenzione di stupire, in pieno stile Disney, ma che arriva quasi ad annoiare lo spettatore, senza raggiungere mai un vero apice narrativo o visivo.
L'unica scena che effettivamente intrattiene è quella della cena a palazzo, dove la dinamicità del dialogo tra Malefica e Ingrid e il loro essere due personaggi forti e, neanche a dirlo, malefici, crea una situazione comica e ironica.
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