Il giovane Andrew, per dimenticare il suo ex, crea online un fidanzato immaginario, che comincia a riscuotere grande successo sui social.
Il giovane Andrew, per dimenticare il suo ex, crea online un fidanzato immaginario, che comincia a riscuotere grande successo sui social.
Sbarca su Prime Video una nuova commedia sull’amore ai tempi della Generazione Z, firmata da Rose Troche (Go fish, 1994). Fake news, monogamia e followers sono solo alcuni degli ingredienti della trama, ma non la salvano dall’essere noiosamente banale. Mentre alla Buzzfeed Studios non sono certamente celebri per le loro eccellenze cinematografiche, lascia atterriti il fatto che una produzione come LionsGate, dopo aver collaborato nella creazione di grandi titoli come “Hunger Games” e “American Psycho”, abbia stanziato soldi per un lavoro simile.
L’idea iniziale del film, quella che riguarda la falsità dell’era dei social dove anche un account fake può guadagnare più seguito e più fama di una persona in carne ed ossa, poteva anche essere valida ma si rivela mal sviluppata sotto ogni punto di vista.
Partendo dalla prevedibilità del soggetto, cioè la classica commedia romantica dove basta un gesto plateale (che in questo caso nemmeno c’è) per arrivare al lieto fine, tutti i componenti di questo puzzle funzionano poco e male. I personaggi sono privi di qualsiasi spessore, macchiette stereotipate con i soliti tratti demenziali che caratterizzano la più scadente comicità americana. Nessuno di loro presenta una forte caratterizzazione, se non per aspetti caricaturali marcati, e gli stessi attori Dylan Sprouse (After 2, 2020) e Sarah Hyland (Modern Family, 2020) recitano in modo quasi forzato, a tratti imbarazzante.
Seppur la sceneggiatura voglia affrontare tematiche attuali rilevanti come la dipendenza affettiva e il ruolo spesso tossico dei social media nella creazione di relazioni, non riesce a farlo in modo dignitoso, volendo cercare di inserire ad ogni costo elementi divertenti che però risultano forzati e per nulla piacevoli. Se il punto di forza delle rom-com sono protagonisti ben delineati, con storie coinvolgenti in cui gli spettatori possono immedesimarsi e dialoghi frizzanti, qui si assiste ad una totale disfatta. Con le sue battute cringe, piene di cliché e una storia al limite del verosimile, la pellicola non si avvicina per nulla a commedie romantiche sicuramente più di successo, come ad esempio Palm Springs uscita nel 2020 e distribuita in esclusiva anch'essa su Prime Video.
Persino la fotografia risulta estremamente artificiosa, quasi irritante, che prova ad avere un taglio professionale ma che non è coerente con la storia scontata che porta in scena.
Una regia superficiale, che tenta qualche goffo movimento senza successo e che non ha saputo minimamente sfruttare attori, temi e spunti di riflessione. Scenografie finte, per nulla curate e quasi lasciate al caso, come nella scena del funerale di Cristiano dove gli elementi di scena sembrano essere fatti di cartone e materiale scadente.
My Fake Boyfriend non aggiunge nulla di nuovo al panorama cinematografico attuale e ha perso l'occasione di poter esplorare la complessità del mondo del dating, anche all'interno della comunità LGBTQIA+. Non ha nulla di romantico, che faccia riflettere o che almeno faccia divertire lo spettatore.
In conclusione, il film è una visione deludente che lascia una sola, amara riflessione: perché mai si stanziano ancora soldi per questi progetti anziché per nuove promesse con qualcosa di diverso da raccontare?
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