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Edward Berger

Niente di nuovo sul fronte occidentale | Recensione | Unpolitical Reviews

Scheda:

poster di Niente di nuovo sul fronte occidentale
Titolo Originale:
Im Westen nichts Neues
Regia:
Edward Berger
Uscita:

(prima: 7/10/2022)
Lingua Originale:
de
Durata:
147 minuti
Genere:
Dramma
Guerra
Storia
Soggetto:
Sceneggiatura:
Lesley Paterson
Ian Stokell
Fotografia:
James Friend
Montaggio:
Sven Budelmann
Scenografia:
Ernestine Hipper
Musica:
Volker Bertelmann
Produzione:
Malte Grunert
Edward Berger
Daniel Marc Dreifuss
Produzione Esecutiva:
Daniel Brühl
Lesley Paterson
Ian Stokell
Casa di Produzione:
RocketScience
Amusement Park Films
Budget:
$20 milioni
Botteghino:
$0
Carica Altro

Redazione

8

Pubblico

Redazione
Pubblico

Cast:

Paul Bäumer
Felix Kammerer
Stanislaus "Kat" Katczinsky
Albrecht Schuch
Albert Kropp
Aaron Hilmer
Franz Müller
Moritz Klaus
Ludwig Behm
Adrian Grünewald
Tjaden Stackfleet
Edin Hasanović
Matthias Erzberger
Daniel Brühl
General Ferdinand Foch
Thibault de Montalembert
General Friedrichs
Devid Striesow
Lieutenant Hoppe
Andreas Döhler
Major von Brixdorf
Sebastian Hülk
Staff Surgeon
Luc Feit
Principal
Michael Wittenborn
Military Recruiter
Michael Stange
Count von Oberndorff
Sascha Nathan
Major General von Winterfeldt
Tobias Langhoff
Captain von Helldorf
Anton von Lucke
Captain Ernst von Vanselow
Michael Pitthan
Captain Geyer
Joe Weintraub
Capitaine Paul Lepèrche
Charles Morillon

Trama:

Anticipazione

Trama Completa

Le vite di tanti giovani uomini tedeschi, entusiasti di rappresentare con onore la forza del proprio Paese, vengono distrutte e stravolte dalla crudeltà della guerra

Recensione:

Dopo la nomination nel 2019 di "1917", torna al Dolby Theatre un nuovo film sulla Grande Guerra, candidato a rappresentare la Germania come Miglior Film Internazionale. Tuttavia "Niente di nuovo sul fronte occidentale" - in lingua originale "Im Westen nichts Neues" - rispetto al film di Sam Mendes, capovolge i ruoli, cambia punto di vista: i protagonisti, questa volta, sono i tedeschi, mentre i nemici i francesi. Questa volta la storia la scrivono i perdenti.

Tratto dall'omonimo romanzo di Enrich Maria Remarque, di cui è il terzo adattamento cinematografico dopo quello di Lewis Milestone del 1930 e il popolare film TV del 1979, la pellicola permetterà al regista Edward Berger di toccare finalmente le sacre sponde hollywoodiane, con ben 9 nomination, dopo la mancata candidatura nel 2016.


Il racconto delinea un affresco cupo e inquietante, in un fronte occidentale ormai devastato dai cadaveri e dalle pallottole, il quale scopriamo non essersi mai spostato, se non di poche centinaia di metri in quattro anni, costando comunque la vita a milioni di uomini.


La peculiarità che rende la storia un po' diversa dal classico genere, impostato quasi esclusivamente sulle strategie di guerra e le scene di combattimento, è il focus che viene rivolto ai soldati e il famoso cameratismo delle trincee. Ciononostante, i personaggi restano anonimi agli occhi dello spettatore, a causa di un mancato approfondimento emotivo e psicologico: i loro sguardi riflettono appieno l'orrore e il terrore che stanno provando, ma paradossalmente non si riesce ad empatizzare con le loro storie e il loro legame. Fa molto effetto invece la rappresentazione del divario tra i potenti, che discutono seduti al tavolo di un'elegante carrozza sulle sorti del propri Paesi e i soldati che combattono nelle trincee, sporchi di fango con di fianco i cadaveri dei compagni. La loro condizione è riassunta perfettamente nella frase "Sono un paio di stivali con un fucile”: l'umanità si annulla di fronte a tanta violenza e dominano solo

La fotografia, che concorre nella cinquina, non è poi così diversa da quella di altri film dello stesso genere, così come la regia, che però si fa notare grazie a numerosi dettagli e panoramiche dall'alto che la arricchiscono e fanno percepire la firma personale del regista. Tuttavia le nomination più meritate sono quelle per "Miglior Sonoro" e "Miglior Colonna Sonora", che sono d'altronde i reparti più curati all'interno di film con ambientazioni del genere: basti pensare allo storico "Apocalypse Now", con il primo 5.1 nella storia del cinema o alla "La battaglia di Hacksaw Ridge". Purtroppo la mancata distribuzione nelle sale non permette di immergersi e apprezzare totalmente il risultato di un lavoro in cui i tedeschi si confermano dei grandi esperti.

Formalmente ineccepibile, "Niente di nuovo sul fronte occidentale" potrebbe rappresentare un'occasione di ascesa per la Germania, il suo cinema e tutti i suoi tecnici. All'Academy l'ardua sentenza.

A cura di Susanna Quintieri.
Pubblicato il 15 febbraio 2023.

Pro:

  • Reparto Sonoro curato in maniera eccezionale.
  • Ottima qualità dell'immagine e delle attrezzature utilizzate.

Contro:

  • Andamento lento e scollato della storia.
  • Personaggi superficiali, senza caratterizzazione.

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