Home
Recensioni
Chi Siamo
Ridley Scott

Sopravvissuto - The Martian | Recensione | Unpolitical Reviews

Scheda:

poster di Sopravvissuto - The Martian
Titolo Originale:
The Martian
Regia:
Ridley Scott
Uscita:
1 ottobre 2015
(prima: 30/09/2015)
Lingua Originale:
en
Durata:
141 minuti
Genere:
Dramma
Avventura
Fantascienza
Soggetto:
Sceneggiatura:
Drew Goddard
Fotografia:
Dariusz Wolski
Montaggio:
Pietro Scalia
Scenografia:
Celia Bobak
Zoltán Horváth
Musica:
Harry Gregson-Williams
Produzione:
Ridley Scott
Mark Huffam
Simon Kinberg
Michael Schaefer
Aditya Sood
Produzione Esecutiva:
Drew Goddard
Casa di Produzione:
Scott Free Productions
Genre Films
Budget:
$108 milioni
Botteghino:
$630 milioni
Carica Altro

Redazione

7.5

Pubblico

Redazione
Pubblico

Cast:

Mark Watney
Matt Damon
Melissa Lewis
Jessica Chastain
Teddy Sanders
Jeff Daniels
Mitch Henderson
Sean Bean
Vincent Kapoor
Chiwetel Ejiofor
Rich Purnell
Donald Glover
Annie Montrose
Kristen Wiig
Rick Martinez
Michael Peña
Beth Johanssen
Kate Mara
Chris Beck
Sebastian Stan
Bruce Ng
Benedict Wong
Mindy Park
Mackenzie Davis
Ryoko
Naomi Scott
Alex Vogel
Aksel Hennie
Tim Grimes
Nick Mohammed
Zhu Tao
Chen Shu
Guo Ming
Eddy Ko
Mike Watkins
Enzo Cilenti
Brendan Hatch
Jonathan Aris
Jack
Gruffudd Glyn

Trama:

Anticipazione

Trama Completa

Mark Watney, botanico della missione Ares 3 su Marte, viene creduto morto durante una tempesta e abbandonato sul pianeta. Rimasto solo su un pianeta ostile, dovrà intraprendere una lunga lotta per la sopravvivenza facendo appello a tutte le sue doti, aiutato da alcuni scienziati che dalla Terra cercano di riportarlo a casa.

Recensione:

La pellicola permette al cineasta di confrontarsi, ancora una volta, con uno dei suoi generi di riferimento, la fantascienza, da sempre contaminata, nella sua visione, con altri stili. Basta ricordare, in tal senso, due pellicole che hanno riscritto il paradigma dello sci-fi: Blade Runner e Alien, con i suoi numerosi prequel e sequel, non sempre curati da Scott in persona.

Il regista ha creato un film commerciale senza però tradire la cura per i particolari e l'originalità della trama. L'essenza dell'opera letteraria viene rispettata in ogni aspetto e l'unica modifica significativa è stata la comprensbile eliminazione di alcune scene minori. La pellicola viene candidata a 6 premi Oscar e a 3 Golden Globe, vincendone 2 (per il miglior film e il miglior attore nella categoria commedia).

La sceneggiatura mantiene il focus sull'aspetto scientifico e narra la sopravvivenza in un pianeta ostile in maniera molto realistica. L'impressione che ciò che viene raccontato possa accadere tra qualche anno è tangibile e viene scongiurata l'impressione di un “futuro molto lontano” tipica dei film di fantascienza.


Scenografia e fotografia ricostruiscono in maniera impeccabile l'ambiente marziano.


I deserti rossi che si palesano nella nostra immaginazione non appena pensiamo a Marte vengono ricreati alla perfezione, grazie alla ricostruzione dei set. Alcune scene sono state girate realmente all'aperto, nel sud della Giordania. Il film vanta anche la collaborazione della NASA, chiamata in causa proprio per rendere i paesaggi del pianeta e le missioni spaziali in maniera realistica.

Nel ruolo del protagonista troviamo Matt Damon, capace di reggere quasi da solo l'intero film. L'attore si confronta con un ruolo molto simile a quello interpretato in Interstellar. Anche nel capolavoro di Nolan, infatti, l'attore vestiva i panni di un'astronauta abbandonato su una navicella nello spazio per moltissimi anni, in un cameo non accreditato.

Matt Damon, probabilmente in una delle migliori performance della sua carriera (per la quale ha vinto il Golden Globe come miglior attore in film comedy), riesce a trasmettere in maniera più che convincente tutta la sofferenza e la solitudine di Watney, ma anche la sua determinazione. Nel solco della più grande tradizione letteraria, ci troviamo davanti un uomo che può contare solo sulle proprie conoscenze e sulla propria intelligenza per sopravvivere.

Altro aspetto rilevamente del personaggio è la sua attitudine scanzonata e ironica, al limite del provocatorio, che viene fuori in maniera preponderante nell'interpretazione di Damon, che riesce tuttavia ad equilibrare tutte le carattestiche di Mark, laddove nel libro era proprio questa sua indole a prendere il sopravvento. Nel cast, a fianco del protagonista, numerosi volti noti di Hollywood: Jeff Daniels, Sebastian Stan (Il Soldato D'Inverno del Marvel Cinematic Universe), Kate Mara (giovane astro nascente, nota per la partecipazione nelle serie American Horror Story e House of Cards), la comica americana Kristen Wiig, Michael Peña, Mackenzie Davis, Donald Glover e Chiwetel Ejiofor.

Ma sono due le intepretazioni che si distinguono in questo folto gruppo di comprimari: quella di Jessica Chastain nei panni del comandate della missione Ares 3, colei che ha preso la decisione di abbandonare Mark e che deve convivere con gli inevitabili sensi di colpa, e quella di Sean Bean, responsabile NASA degli equipaggi spaziali, che rivelerà ai compagni di Watney la manovra in grado di riportarlo a casa. Un film carico di significati e che si presta a molteplici letture, che gioca con il cinema (molti i riferimenti e i rimandi meta-cinematografici), mescolando generi e stili. E che rappresenta in maniera realistica e brutale l'ambiente spaziale, rappresentando Marte per ciò che realmente è: un pianeta ostile e inospitale, in cui non c'è alcuna forma di vita. Il genere sci-fi riparte dalla scienza.

A cura di Claudia SIlvestri.
Pubblicato il 12 marzo 2019.

Pro:

  • Soggetto ottimo, focus sul “sopravvissuto”.
  • Sceneggiatura scritta bene con un buon ritmo.
  • Ottima scenografia e fotografia.

Contro:

  • Regia “accademica”, nulla di eccelso.
  • Personalità di Mark rivisitata rispetto a quella del libro.

Commenti:


Caricamento modulo