Scheda:
Titolo Originale:
The Martian
Uscita:
1 ottobre 2015
(prima: 30/09/2015)
Genere:
Dramma
Avventura
Fantascienza
Sceneggiatura:
Drew Goddard
Fotografia:
Dariusz Wolski
Scenografia:
Celia Bobak
Zoltán Horváth
Musica:
Harry Gregson-Williams
Produzione:
Ridley Scott
Mark Huffam
Simon Kinberg
Michael Schaefer
Aditya Sood
Produzione Esecutiva:
Drew Goddard
Casa di Produzione:
Scott Free Productions
Genre Films
Carica Altro
Cast:
Trama:
Anticipazione
Trama Completa
Mark Watney, botanico della missione Ares 3 su Marte, viene creduto morto durante una tempesta e abbandonato sul pianeta. Rimasto solo su un pianeta ostile, dovrà intraprendere una lunga lotta per la sopravvivenza facendo appello a tutte le sue doti, aiutato da alcuni scienziati che dalla Terra cercano di riportarlo a casa.
Durante la missione spaziale Ares 3 su Marte, una violenta tempesta si abbatte sull'equipaggio e il comandante Melissa Lewis (Jessica Chastain) ordina di abbandonare la base. Ma Mark Watney (Matt Damon) viene colpito da alcuni detriti e, ritenuto morto, è abbandonato sul pianeta. Rimasto solo in un ambiente ostile, senza poter comunicare con la Terra, dovrà trovare il modo di sopravvivere.
Inizia a registrare un video diario per lasciare testimonianza del suo passaggio, raziona le scorte e cerca di darsi da fare come può. Grazie alle sue doti di botanico, riesce a creare una serra in un'ala del modulo spaziale, a ricavare dell'acqua tramite condesanzione e a coltivare, grazie alle feci dell'equipaggio, delle patate che gli permetteranno di nutrirsi fino all'arrivo della missione successiva, il cui arrivo è previsto quattro anni dopo.
Nel frattempo dalla Terra Mindy Park (Mackenzie Davis), responsabile della comunicazione della NASA, nota, tramite la scansione orbitale del pianeta, che i moduli della base sono stati spostati e ne deduce che Mark è ancora vivo. Avvisa immediatamente Vincent Kapoor (Chiwetel Ejiofor), responsabile delle missioni su Marte, che si rende conto che Mark è diretto verso un vecchio modulo di comunicazione.
Watney, recuperato il vecchio Mars Pathfinder, riesce a inviare delle foto e a stabilire una comunicazione, inviando segnali al modello del congegno presente sulla Terra. Successivamente la NASA gli darà istruzioni per hackerare parte del sistema del Rover in modo da poter iniziare una chat vera e propria.
Nel frattempo, dopo una lunga indecisione, viene comunicato all'equipaggio di Mark che egli è ancora vivo.
Durante il rientro di Watney da un'escursione, la camera di decompressione esplode e la serra viene rasa al suolo. Le scorte per sopravvivere vengono quindi decimate e rimangono solo le provviste presenti nel modulo.
La Nasa decide quindi di inviare una navicella di soli viveri, costruita e rifornita in tempi brevissimi dal Jet Propulsion Laboratory. Per ridurre al minimo i tempi, la nave viene fatta partire senza aver effettuato i controlli di sicurezza ed espolode in volo subito dopo la partenza.
Quando tutto sembra perduto, l'agenzia spaziale cinese offre alla NASA un proprio prototipo in grado di raggiungere Marte con i viveri necessari. Nel frattempo Rich Purnell (Donald Glover), giovane astrodinamico, mette a punto una manovra di fionda gravitazionale che permetterebbe a Mark di intercettare la navicella Hermes, su cui viaggiano i suoi compagni, nella rotta di ritorno verso Marte. Ma l'equipaggio dovrebbe affrontare quasi due anni di viaggio in più.
A complicare la situazione si rende necessario, per la riuscita del piano, l'utilizzo del modulo cinese che dovrebbe portare rifornimenti a Watney. La NASA si trova quindi in un empasse dal quale esce grazie all'intervento non autorizzato di Mitch Henderson (Sean Bean), responsabile degli equipaggi della NASA, che invia ai compagni di Mark il piano di Purnell.
Mark, intanto, si prepara a raggiungere il cratere Schiapparelli, dal quale dovrà decollare per intecettare Hermes, su di un modulo lì presente per la missione Ares 4. Il modulo, che dovrà viaggiare alla giusta velocità d'intercetto, viene reso il più leggero possibile e viene sparato nello spazio coperto solo da un telo di plastica, pilotato da remoto da Martinez (Michael Peña), anche lui membro dell'equipaggio di Ares 3. Dopo una manovra molto burrascosa, Mark si ricongiunge con i suoi compagni.
Tornato sulla Terra, Mark diviene istruttore nei programmi di formazione dei nuovi astronauti, mentre la Nasa si prepara a lanciare il vettore Ares 5.
Recensione:
La pellicola permette al cineasta di confrontarsi, ancora una volta, con uno dei suoi generi di riferimento, la fantascienza, da sempre contaminata, nella sua visione, con altri stili. Basta ricordare, in tal senso, due pellicole che hanno riscritto il paradigma dello sci-fi: Blade Runner e Alien, con i suoi numerosi prequel e sequel, non sempre curati da Scott in persona.
Il regista ha creato un film commerciale senza però tradire la cura per i particolari e l'originalità della trama. L'essenza dell'opera letteraria viene rispettata in ogni aspetto e l'unica modifica significativa è stata la comprensbile eliminazione di alcune scene minori. La pellicola viene candidata a 6 premi Oscar e a 3 Golden Globe, vincendone 2 (per il miglior film e il miglior attore nella categoria commedia).
La sceneggiatura mantiene il focus sull'aspetto scientifico e narra la sopravvivenza in un pianeta ostile in maniera molto realistica. L'impressione che ciò che viene raccontato possa accadere tra qualche anno è tangibile e viene scongiurata l'impressione di un “futuro molto lontano” tipica dei film di fantascienza.
Scenografia e fotografia ricostruiscono in maniera impeccabile l'ambiente marziano.
I deserti rossi che si palesano nella nostra immaginazione non appena pensiamo a Marte vengono ricreati alla perfezione, grazie alla ricostruzione dei set. Alcune scene sono state girate realmente all'aperto, nel sud della Giordania. Il film vanta anche la collaborazione della NASA, chiamata in causa proprio per rendere i paesaggi del pianeta e le missioni spaziali in maniera realistica.
Nel ruolo del protagonista troviamo Matt Damon, capace di reggere quasi da solo l'intero film. L'attore si confronta con un ruolo molto simile a quello interpretato in Interstellar. Anche nel capolavoro di Nolan, infatti, l'attore vestiva i panni di un'astronauta abbandonato su una navicella nello spazio per moltissimi anni, in un cameo non accreditato.
Matt Damon, probabilmente in una delle migliori performance della sua carriera (per la quale ha vinto il Golden Globe come miglior attore in film comedy), riesce a trasmettere in maniera più che convincente tutta la sofferenza e la solitudine di Watney, ma anche la sua determinazione. Nel solco della più grande tradizione letteraria, ci troviamo davanti un uomo che può contare solo sulle proprie conoscenze e sulla propria intelligenza per sopravvivere.
Altro aspetto rilevamente del personaggio è la sua attitudine scanzonata e ironica, al limite del provocatorio, che viene fuori in maniera preponderante nell'interpretazione di Damon, che riesce tuttavia ad equilibrare tutte le carattestiche di Mark, laddove nel libro era proprio questa sua indole a prendere il sopravvento. Nel cast, a fianco del protagonista, numerosi volti noti di Hollywood: Jeff Daniels, Sebastian Stan (Il Soldato D'Inverno del Marvel Cinematic Universe), Kate Mara (giovane astro nascente, nota per la partecipazione nelle serie American Horror Story e House of Cards), la comica americana Kristen Wiig, Michael Peña, Mackenzie Davis, Donald Glover e Chiwetel Ejiofor.
Ma sono due le intepretazioni che si distinguono in questo folto gruppo di comprimari: quella di Jessica Chastain nei panni del comandate della missione Ares 3, colei che ha preso la decisione di abbandonare Mark e che deve convivere con gli inevitabili sensi di colpa, e quella di Sean Bean, responsabile NASA degli equipaggi spaziali, che rivelerà ai compagni di Watney la manovra in grado di riportarlo a casa. Un film carico di significati e che si presta a molteplici letture, che gioca con il cinema (molti i riferimenti e i rimandi meta-cinematografici), mescolando generi e stili. E che rappresenta in maniera realistica e brutale l'ambiente spaziale, rappresentando Marte per ciò che realmente è: un pianeta ostile e inospitale, in cui non c'è alcuna forma di vita. Il genere sci-fi riparte dalla scienza.
A cura di Claudia SIlvestri.
Pubblicato il 12 marzo 2019.
Pro:
- Soggetto ottimo, focus sul “sopravvissuto”.
- Sceneggiatura scritta bene con un buon ritmo.
- Ottima scenografia e fotografia.
Contro:
- Regia “accademica”, nulla di eccelso.
- Personalità di Mark rivisitata rispetto a quella del libro.
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