Home
Recensioni
Chi Siamo
Jon Watts

Spider-Man: No Way Home | Recensione | Unpolitical Reviews

Scheda:

poster di Spider-Man: No Way Home
Titolo Originale:
Spider-Man: No Way Home
Regia:
Jon Watts
Uscita:
15 dicembre 2021
(prima: 15/12/2021)
Lingua Originale:
en
Durata:
148 minuti
Genere:
Azione
Avventura
Fantascienza
Soggetto:
Stan Lee
Steve Ditko
Sceneggiatura:
Chris McKenna
Erik Sommers
Fotografia:
Mauro Fiore
Montaggio:
Jeffrey Ford
Leigh Folsom Boyd
Scenografia:
Rosemary Brandenburg
Emmanuelle Hoessly
Musica:
Michael Giacchino
Produzione:
Kevin Feige
Amy Pascal
Produzione Esecutiva:
Avi Arad
Louis D'Esposito
JoAnn Perritano
Victoria Alonso
Matt Tolmach
Rachel O'Connor
Casa di Produzione:
Marvel Studios
Pascal Pictures
Columbia Pictures
Budget:
$200 milioni
Botteghino:
$1921 milioni
Carica Altro

Redazione

6.5

Pubblico

Redazione
Pubblico

Cast:

Peter Parker / Spider-Man
Tom Holland
Michelle 'MJ' Jones
Zendaya
Stephen Strange / Doctor Strange
Benedict Cumberbatch
Ned Leeds
Jacob Batalon
Harold 'Happy' Hogan
Jon Favreau
Max Dillon / Electro
Jamie Foxx
Norman Osborn / Green Goblin
Willem Dafoe
Dr. Otto Octavius / Doctor Octopus
Alfred Molina
Wong
Benedict Wong
Eugene 'Flash' Thompson
Tony Revolori
May Parker
Marisa Tomei
Peter Parker / Spider-Man
Andrew Garfield
Peter Parker / Spider-Man
Tobey Maguire
Betty Brant
Angourie Rice
Agent Cleary
Arian Moayed
MIT Assistant Vice Chancellor
Paula Newsome
Coach Wilson
Hannibal Buress
Mr. Harrington
Martin Starr
Mr. Dell
J.B. Smoove
J. Jonah Jameson
J.K. Simmons

Trama:

Anticipazione

Trama Completa

Dopo un errore nella formulazione di un incantesimo il multiverso viene aperto. Sarà compito di Peter Parker, aiutato da vecchi e nuovi amici, riportare l'ordine negli universi.

Recensione:

Dopo Shang-Chi e la leggenda dei Dieci Anelli ed Eternals continua la fase quattro con il ventisettesimo film del Marvel Cinematic Universe. Spiderman - No Way Home riprende uno dei più grandi e complessi temi affrontati fino ad ora nell'universo cinematografico, già anticipato dalla serie tv Loki (2021 - in corso): il multiverso.

Le intenzioni sulle quali si sviluppa questo tema e sul come viene sviluppato, sono alla base di ciò che non convince appieno della pellicola: la scelta dell'introduzione nella trama del multiverso sembra essere puramente dettata da un fan service spietato e per nulla nascosto, tralasciando la complessità che tale tematica potrebbe portare nell'universo.

Il ritorno di Tobey McGuire e di Andrew Garfield, ma anche quello dei super nemici, è ciò che il pubblico più bramava e il film confeziona un prodotto concepito essenzialmente su questo: le aspettative del pubblico che non potevano essere tradite. Nulla di più e nulla di meno, con tanto di citazioni e battute che a volte risultano eccessivamente fuori luogo.

Sul piano della sceneggiatura, cioè sul come tutta la struttura del multiverso viene portata in scena, la pellicola presenta grandi limiti: partendo dal personaggio di Dottor Strange, che perde di ogni credibilità e autorità in più parti del film; non solo accetta di fare un incantesimo pericoloso e azzardato, ma lo sbaglia grossolanamente per poi pulirsi la coscienza lasciando il compito a Peter di sistemare la situazione che prevede, per l'appunto, ben cinque pericolosi individui in giro per New York.

Lasciando un po' di tregua a Strange, le debolezze della trama proseguono: Lizard lasciato incustodito nel camion senza nessun motivo, l'arco narrativo dei cattivi e il loro ritorno in versione ridotta, la mancata caratterizzazione del dottor Octopus, Goblin e ancora, la poca credibilità della zia May che pur di portare a termine una causa forzatamente giusta è disposta a mettere in grave pericolo la vita del suo amato Peter e non solo.

Spogliando la pellicola di questi errori, per quanto grossolani e palesi, il punto di forza risiede nell'emotività portata proprio dal fan service, che in questo caso si può considerare riuscito.


Il fattore emozionale infatti non si limita all'incontro tra i tre spiderman ma verte su un gioco di nostalgia e fragilità.


Gli spiderman che affrontano esplicitamente il loro lutto, Peter di Tobey e Peter di Andrew che conoscono e riconoscono Peter di Tom Holland per quello che è: un ragazzino solo e spaventato, senza vederlo per i suoi poteri e per le sue capacità, ma per il suo lato umano, distrutto da scelte che l'hanno fatto crescere troppo in fretta. O ancora, la scena in cui Garfield riesce a salvare MJ nel modo in cui invece ha visto Gwen morire tra le sue braccia o la bellissima scena in cui Peter affronta finalmente il dolore e conclude un racconto di formazione che mai come in questo film gli era stato conferito.

Altri pregi risiedono, inoltre, nella realizzazione complessiva della scena: dalla scenografia ai costumi, dalle coreografie alla CGI, sicuramente grazie anche ad un solido investimento economico, tutti questi elementi contribuiscono nel costruire sequenze credibili e più che discrete.

Nota dolente per le musiche di Michael Giacchino (Jojo Rabbit, 2019; Spider-Man - Far From Home, 2019): oltre a mancare il classico main theme, le composizioni originali sono piatte e per lo più nascoste nelle scene, probabilmente anche a causa di un montaggio sonoro che non regge il giusto spessore delle stesse.

In conclusione, sul lato della narrazione Spiderman - No Way Home presenta non pochi difetti e debolezze, ma rimane capace di intrattenere il pubblico, sia per le scene d'azione e il comparto visivo, merito anche dell'esorbitante budget ma, anche e soprattutto, grazie al fattore sentimentale ed emotivo.

A cura di Linda Giulio.
Pubblicato il 19 dicembre 2021.

Pro:

  • Fattore emozionale che verte su un gioco di nostalgia e sentimento.
  • Evoluzione del personaggio di Peter Parker.
  • Realizzazione tecnica/tecnologica delle scene.

Contro:

  • Sceneggiatura che presenta gravi buchi narrativi.
  • Eccessivo fan service, causa della sceneggiatura approssimativa e spesso priva di senso.

Commenti:


Caricamento modulo