Scheda:
Titolo Originale:
Stan & Ollie
Uscita:
1 maggio 2019
(prima: 28/12/2018)
Montaggio:
Úna Ní Dhonghaíle
Billy Sneddon
Scenografia:
Claudia Parker
Produzione Esecutiva:
Christine Langan
Andy Harries
Joe Oppenheimer
Xavier Marchand
Gabrielle Tana
Jeff Pope
Eugenio Pérez
Kate Fasulo
Nichola Martin
Casa di Produzione:
Fable Pictures
Entertainment One
Baby Cow Productions
Sonesta Films
BBC Film
Laurel and Hardy Feature Productions
Sony Pictures Classics
Entertainment One Features
Carica Altro
Cast:
Trama:
Anticipazione
Trama Completa
Nel 1953, Stan Laurel e Oliver Hardy intraprendono l'ultima, emozionante e complicata, tournée della loro carriera.
Nel 1937 i rapporti tra Stan Laurel (Steve Coogan) e il produttore Hal Roach sono oramai sempre più tesi, soprattutto per via del carattere tenace e testardo dell'attore che non riesce proprio a mettere da parte le divergenze e a sopportare le idee politiche del produttore, simpatizzante del regime fascista. Alla fine del suo contratto con la casa produttrice di Roach, Stan cerca un accordo per sé e per Oliver (Jhon C. Reilly) con la 20th Century Fox ma, essendo Oliver ancora sotto il vecchio contratto, decide di onorarlo girando, senza il fedele collega, un film “Zenobia”.
Sedici anni dopo, i due attori appaiono palesemente invecchiati e non in ottima salute. Stan e Hal, bisognosi di denaro e in attesa di iniziare a girare un nuovo film, accettano di partecipare a una tournèe teatrale in Gran Bretagna e in Irlanda.
Inizialmente gli spettacoli vengono messi in scena in piccolissimi teatri, e la vendita dei biglietti è alquanto bassa, finché il loro impresario non gli suggerisce di partecipare ad alcune apparizioni pubbliche, per fare pubblicità alla tournèe. Questa idea si rivela vincente, e il duo comico riacquista la popolarità e i loro spettacoli incominciano a registrare il tutto esaurito, perfino nei più grandi teatri.
Una volta giunti a Londra Stan decide di andare di persona negli uffici del produttore con il quale aveva preso accordi per il prossimo film di Stanlio e Ollio, Robin Hood, completamente sceneggiato da Stan. Purtroppo, l'incontro non porta al risultato desiderato in quanto, a detta del produttore, non ci sono fondi da investire nella produzione.
I rapporti tra Oliver e Stan intanto iniziano a peggiore, soprattutto per via del fallimento della nuova produzione del film e per vecchi attriti, legati per la maggior parte alla partecipazione di sedici anni prima di Oliver a “Zenobia”.
I due una sera incominciano a litigare furiosamente e il rapporto sembra oramai completamente deteriorato. Durante una delle solite apparizioni pubbliche Oliver soffre di un attacco di cuore che lo costringerà a letto. Malgrado la litigata con il suo collega e l'ordine del medico di stare a letto e lontano dal palcoscenico, Oliver decide di rincominciare a esibirsi.
L'amicizia tra i due incomincia a ricomporsi e durante un viaggio in traghetto, Stan trova il coraggio di confessare all'amico la verità sul film, ma Oliver gli confessa di averlo intuito già da tempo. Una volta arrivati a Dublino, Oliver, sempre più debole e affaticato, decide non solo di esibirsi comunque ma di concludere la performance con un balletto, che regala ai due comici l'ennesimo e meritato applauso.
Recensione:
Il più grande duo comico di tutti i tempi torna nuovamente al cinema con la pellicola di Jon S. Braid. Il film, dalle varie sfaccettature che vanno dal comico al drammatico, dal teatrale all'autobiografico, regala al pubblico un affettuoso ricordo e una dolceamara ode a due grandi personaggi di un cinema oramai lontano e quasi dimenticato.
La regia di Braid riesce a donare al film un tocco nostalgico alla narrazione, con un meraviglioso piano sequenza iniziale, che sembra trasportare all'interno del set in cui si sta svolgendo la scena. Questa tridimensionalità dello spettatore si ritrova altre volte, non solo dal punto di vista del set cinematografico, ma anche una volta giunti a teatro: lo spettatore è sia sul palco insieme ai protagonisti, e ne ascolta i discorsi dietro le quinte, sia comodamente seduto sulle poltrone a ridere per le messe in scena dei due attori.
Steve Coonag e Jhon C. Reilly riescono a intrepretare Stan Laurel e Oliver Hardy in modo quasi eccelso, senza che la loro performance si trasformi in parodia; perfino durante le scene in cui interpretavano Stan e Oliver che a loro volta interpretavano i loro personaggi durante le loro scene più iconiche, sono stati in grado di separare la recitazione all'interno della recitazione, giocando così ancora una volta sulla multidimensione.
Si percepisce, però, la mancanza di un buon sonoro, che avrebbe potuto portare, oltre che a un aspetto più realistico, pathos alla narrazione, come per esempio poteva accadere nella scena finale. Altro elemento discutibile della pellicola è la realizzazione della linea temporale a tratti forse confusa, con flashback non pienamente sfruttati.
Per quanto riguarda il make up, si riconoscono l'esperienza e le mani di Mark Coulier (Oscar per per Iron Lady e Grand Budapest Hotel) che riesce magnificamente a far assomigliare esteticamente i vari personaggi, ma senza appesantirli in modo irrealistico o grottesco.
Stanlio & Ollio è riuscito ad affermarsi come un film semplice ma ben riuscito, senza grandi effetti speciali o tanta teatralità, portando sullo schermo una grande dose di sincerità, che si riflette sia sul lato artistico dei personaggi, sia su quello personale.
Tutto sommato, la grande amicizia tra questi due talentuosi attori si rivela essere tanto sfaccettata quanto sincera, e l'amore e la devozione per la loro arte è andata ben oltre al mero aspetto lavorativo o artistico, ma è diventato, a tutti gli effetti, la loro forza vitale.
A cura di Linda Giulio.
Pubblicato il 4 maggio 2019.
Pro:
- Regia con un buon potenziale.
- Ottima interpretazione da parte dei protagonisti.
- Make up che ricostruisce perfettamente l'aspetto dei personaggi originali.
Contro:
- Linea temporale a tratti confusionaria.
- Sonoro completamente inesplorato.
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