Scheda:
Titolo Originale:
Suspiria
Uscita:
1 settembre 2018
(prima: 11/10/2018)
Genere:
Fantasy
Horror
Thriller
Dramma
Sceneggiatura:
David Kajganich
Fotografia:
Sayombhu Mukdeeprom
Scenografia:
Merissa Lombardo
Christin Busse
Produzione:
Brad Fischer
David Kajganich
William Sherak
Luca Guadagnino
Marco Morabito
Francesco Melzi d'Eril
Gabriele Moratti
Silvia Venturini Fendi
Produzione Esecutiva:
James Vanderbilt
Paul Deason
Stella Savino
Carlo Antonelli
Massimiliano Violante
Casa di Produzione:
Muskat Filmed Properties
Amazon Studios
Frenesy Film
First Sun
MeMo Films
K Period Media
Mythology Entertainment
Vega Baby
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Cast:
Trama:
Anticipazione
Trama Completa
Una ballerina americana si reca in Germania per seguire i prestigiosi corsi di un'accademia di danza. Fra sparizioni di compagne di corso e strani fenomeni, la ragazza scoprirà ben presto che l'istituto è usato come copertura da una congrega di streghe, guidate dalla Madre Suspiriorum, per lo studio delle scienze occulte.
Nel 1977 una ballerina americana di nome Susie Bannion (Dakota Johnson) si trasferisce a Berlino durante l'autunno tedesco. Ripudiata dalla madre e dalla sua comunità mennonita in Ohio, vuole entrare a far parte della prestigiosa compagnia di danza Markos Tanz Company.
Nel frattempo Patricia Hingle (Chloë Grace Moretz), allieva della compagnia, è scomparsa. Ufficialmente si è unita alla R.A.F, in realtà è sparita dopo aver raccontato al suo psichiatra la verità sulla scuola di ballo, ovvero che è usata come copertura da una congrega di streghe guidate da Helena Markos, una delle Tre Madri.
Il medico, dapprima convinto che la ragazza soffra di isteria, inizia ad indagare su ciò che accade nell'istituto.
Susie, che è riuscita a superare l'audizione, attira su di sé l'attenzione della coreografa Madame Blanc (Tilda Swinton), che ha il compito di trovare una ragazza adatta ad ospitare la Markos, imprigionata in un corpo vecchio e in decomposizione.
Nella scuola, però, è in atto una crisi, che vede contrapporsi due fazioni, una fedele alla Markos, l'altra a Madame Blanc, non del tutto convinta che la rivale sia una delle tre Madri. Una votazione conferma Helena a capo della congrega.
Durante le prove Olga, un'altra ballerina della compagnia, viene scelta come protagonista ma si avventa contro la coreografa e fugge via. Probabilmente sia lei che Patricia erano state inizialmente scelte come corpi ospitanti per la Markos ma nessuna delle due era realmente pronta. Susie, divenuta lei la protagonista, viene scelta come nuova candidata.
Intanto lo psichiatra di Patricia avvicina un'altra ballerina della scuola, Sara, e le racconta tutto. Dapprima scettica, la ragazza inizia ad indagare per conto suo, arrivando a scoprire l'ingresso del covo delle streghe.
Durante un'esibizione pubblica del balletto Volk, Sara entra nel covo e vi trova Patricia, viva ma quasi irriconoscibile. Durante la fuga si spezza una gamba e viene guarita dalle streghe che la ipnotizzano per permetterle di prendere parte allo spettacolo. Susie però improvvisa, impedendo alle donne di manipolare il corpo della ragazza, che cade a terra in prede ad una crisi isterica.
Il giorno dopo lo psichiatra ritrova sua moglie Anke, da lui ritenuta morta. Tornati nella Berlino Ovest, passeggiano fino ad arrivare alla scuola di danza. Qui il medico viene rapito e condotto nel covo, per essere testimone del rito di passaggio. La Blanc, infatti, ha compreso che Susie è ormai pronta e la conduce nei sotterranei, dove viene allestito un sabba a cui assiste anche la Markos.
Le streghe si avventano su Sara, Olga e Patrica ma Madame Blanc avverte che qualcosa non va e propone a Susie di interrompere il rito. La Markos si oppone e decapita parzialmente la coreografa.
Susie, però, si rivela essere la vera incarnazione della Madre Suspiriorum, giunta nella scuola per punire Helena, la quale aveva usurpato il suo nome. La ragazza evoca quindi la Morte, che uccide la traditrice e tutte le streghe che avevano votato per lei, risparmiando invece quelle fedeli alla Blanc. Olga, Sara a Patricia chiedono la grazia di morire. Susie gliela concede e assume la direzione della congrega.
Il giorno dopo il medico viene rilasciato e la scuola riprende la sua attività. La Blanc viene ritrovata ancora viva. Susie fa visita allo psichiatra, gli racconta che la moglie è morta in un campo di concentramento e gli cancella la memoria per liberarlo dal senso di colpa per la sua morte e per quelle di Sara e Patricia.
In una scena post credits vediamo Susie intenta a cancellare la memoria anche agli spettatori.
Recensione:
Realizzare il remake di un film come Suspiria (1977), entrato a far parte dell'immaginario collettivo, non è di certo un'impresa semplice. Ma, al contrario dei molti rifacimenti che affollano le sale ultimamente (spesso di film caduti ben presto nel dimenticatoio), la pellicola di Luca Guadagnino ha il merito di ridare nuova linfa vitale al progetto di Dario Argento, ponendosi, di fatto, più come un omaggio.
Gli echi dell'originale ci sono e si sentono molto bene, ma il remake ben presto diviene “altro” e nelle mani di Guadagnino (A bigger splash, Chiamami col tuo nome) acquista autonomia.
La trama rimane pressoché invariata: una ballerina americana si reca in Germania per seguire i prestigiosi corsi di un'accademia di danza. Fra sparizioni di compagne di corso e strani fenomeni, la ragazza scoprirà ben presto che l'istituto è usato come copertura da una congrega di streghe, guidate dalla Madre Suspiriorum, per lo studio delle scienze occulte.
L'ambientazione si sposta da Friburgo alla Berlino del 1977. Il contesto storico viene integrato alla perfezione nella trama: gli stravolgimenti in atto nella Germania post nazista diventano l'alibi col quale nascondere la sparizione della ballerina Patricia.
A volte, però, la situazione politica prende il sopravvento e appesantisce una sceneggiatura già, di per sé, non riuscita completamente. La narrazione, infatti, viene tirata per le lunghe, ma inutilmente poiché, nonostante la durata del film di due ore e mezza, molti passaggi non vengono spiegati e vengono dati per scontato, rendendo evidenti alcuni buchi di trama.
Lo spirito del film originale, invece, resta invariato ed è evidente soprattutto in alcune scelte stilistiche e di regia. Una regia volutamente “retrò” che però stona con gli altri elementi della pellicola, soprattutto tecnici, decisamente più moderni.
Fotografia e scenografia sono l'aspetto più interessante del film. Mancano le tonalità accese della pellicola di Dario Argento, che vengono sostituite da toni cupi, che contribuiscono all'austerità dei luoghi. Sicuramente di forte impatto visivo la scena del rito, in cui tornano colori forti, soprattutto il rosso e in cui diventa evidente la deriva splatter del film, che prende il sopravvento sull'aspetto psicologico. Forse, Guadagnino si è ispirato ad un altro film recente che ha fatto molto scalpore, mother! di Darren Aronofksy. La rappresentazione della protagonista come Madre Suspiriorum ricorda molto quella della madre Jennifer Lawrence.
In un film in cui è l'aspetto tecnico e visivo a prendere il sopravvento, la musica rimane in secondo piano ed è forse l'unico punto in cui l'omaggio di Guadagnino non è pienamente riuscito.
Per quanto riguarda il cast, non c'è nessuna interpretazione che spicca sulle altre. Bravissima Tilda Swinton, meno la protagonista Dakota Johnson (Anastasia Steele della saga Cinquanta sfumature) che non emerge completamente in un film corale, al contrario di Jessica Harper nel film di Dario Argento.
Nel complesso, un film sicuramente di forte impatto visivo, ipnotico e accattivante, che riesce nell'intento di omaggiare un film ormai divenuto un cult.
A cura di Claudia SIlvestri.
Pubblicato il 19 gennaio 2019.
Pro:
- Buona la rivisitazione della fotografia.
- Significato in linea con l'originale.
- Soggetto ipnotico e accattivante.
Contro:
- Sceneggiatura che appesantisce un soggetto già “difficile”.
- Regia “retrò” che stona con gli altri elementi tecnici.
- Musica in secondo piano.
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