Cinque giovani mutanti vengono rinchiusi in un ospedale isolato per imparare a controllare i loro poteri.
Cinque giovani mutanti vengono rinchiusi in un ospedale isolato per imparare a controllare i loro poteri.
Dopo il deludente X-Men – Dark Phoenix (2019), la Marvel torna sul grande schermo con The New Mutants, tredicesima pellicola ambientata nell'universo X-Men e adattamento cinematografico dell'omonimo fumetto. In prima analisi, occorre rilevare come il film sia completamente autonomo rispetto agli altri capitoli della saga: l'intreccio narrativo risulta infatti del tutto indipendente e i richiami agli X-Men sono tanto sporadici quanto irrilevanti. Se da un lato questo aspetto può essere visto come positivo per coloro i quali non hanno avuto modo di visionare tutti gli altri film della lunghissima saga, dall'altro palesa le chiare difficoltà della Marvel nel trovare una giusta direzione dopo la scomparsa di Wolverine, vero pilastro attorno al quale ha ruotato tutto il successo dell'universo X-Men. Dopo di lui, tanta confusione e troppa dispersione narrativa. The New Mutants, considerabile a tutti gli effetti uno spin-off della saga, ne è l'ennesimo esempio.
Il primo aspetto critico che preme evidenziare riguarda la sceneggiatura: la costruzione della trama risulta estremamente piatta e convenzionale e la scrittura dei dialoghi si dimostra per lo più banale ed estremamente patetica.
I nuovi mutanti – per la prima volta sul grande schermo – vengono presentati in modo stereotipato, sono privi di qualsiasi spessore e il loro passato è solo vagamente accennato, quasi dato per scontato. Anche il villain della dott.ssa Reyes si dimostra mal costruito, consistendo in un mero esecutore materiale di una volontà altrui, che resta costantemente in balìa degli eventi e non incute mai alcune parvenza di timore nello spettatore. A tal proposito, occorre rilevare come l'idea di introdurre nella saga sfumature orrorifiche, per quanto intrigante nelle intenzioni, si sia nella realtà dei fatti rivelata un vero e proprio buco nell'acqua. Il film si limita a presentare qualche timidissimo jumpscare, ma non riesce minimamente ad infondere alcuna traccia di inquietudine negli occhi di chi guarda.
Al di là dei limiti di scrittura, di cui si è già detto in precedenza, nessuna delle altre componenti tecniche riesce a dare vita alle atmosfere adeguate al contesto horror che si intendeva creare, risultando a stento sufficiente: regia ordinaria con qualche sbavatura; diversi errori in fase di montaggio; fotografia e scenografia non adeguatamente dark; musiche dimenticabili, tutt'altro che conturbanti. Persino gli effetti speciali appaiono talvolta troppo artificiosi, lontani dal risultato che sarebbe lecito attendersi dall'ampia disponibilità economica della casa di produzione. A peggiorare le cose, un'interpretazione attoriale complessivamente di pessimo livello, che non riesce a dare alcuna parvenza di credibilità alla già bassa qualità delle conversazioni. L'unica eccezione consiste nella magnetica Anya Taylor-Joy, che buca lo schermo e canalizza su di sé l'attenzione dello spettatore, sebbene facilitata da una scrittura del personaggio leggermente più decorosa rispetto a quella dei suoi colleghi, comunque mai in parte.
Per tutti questi motivi, The New Mutants, nonostante le sue buone intenzioni, può essere considerato l'ennesima pellicola non riuscita degli X-Men, un universo sempre più confuso e alla deriva, che non riesce a trovare la vincente rotta dei successi passati, mai così lontani.
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