Scheda:
Titolo Originale:
Thor: Love and Thunder
Uscita:
8 luglio 2022
(prima: 6/07/2022)
Genere:
Fantasy
Azione
Commedia
Soggetto:
Stan Lee
Jack Kirby
Larry Lieber
Don Heck
Keith Giffen
Steve Englehart
Jim Starlin
Bill Mantlo
Steve Gan
Sceneggiatura:
Taika Waititi
Jennifer Kaytin Robinson
Montaggio:
Peter S. Elliot
Matthew Schmidt
Tim Roche
Jennifer Vecchiarello
Scenografia:
Katie Sharrock
Musica:
Michael Giacchino
Nami Melumad
Produzione:
Kevin Feige
Brad Winderbaum
Produzione Esecutiva:
Todd Hallowell
Louis D'Esposito
Victoria Alonso
Chris Hemsworth
Brian Chapek
Casa di Produzione:
Marvel Studios
Kevin Feige Productions
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Cast:
Trama:
Anticipazione
Trama Completa
Il macellatore degli Dei (Christian Bale) sceglie Thor come sua prossima vittima, ma il suo piano sembra essere molto più grande e il Dio del tuono più che mai ha bisogno di Jane Foster.
In un pianeta desertico e senza acqua, Gorr (Christian Bale) chiede aiuto al suo Dio per salvare sua figlia che si trova in un pericoloso stato di disidratazione. La piccola però dopo poco muore, e quando Gorr si trova davanti al suo Dio, che lo deride per le sue credenze, nasce in lui un oscuro desiderio di vendetta e la spada del macellatore di Dei gli compare tra le mani, permettendogli di uccidere il primo tra le sue vittime divine.
Sul pianeta Terra Jane Foster (Natalie Portman) sta combattendo contro un cancro aggressivo al quarto stadio. Un giorno, in visita ad Asgard, il Mjolnir la chiama e le permette di assumerne il potere, così da guarirla temporaneamente e diventare la possente Thor.
Il Dio del tuono (Chris Hemsworth) nel frattempo si è rimesso in forma e si trova nello spazio ad aiutare i Guardiani della Galassia, finchè non gli giunge la notizia che Gorr, il macellatore degli Dei, sta facendo stragi in diversi pianeti.
Decide così di recarsi ad Asgard. Qui ritrova Valchiria (Tessa Thompson) che tenta di salvare il suo villaggio e durante la battaglia appare anche Jane in versione supereroe che lascia Thor a dir poco stupito. La battaglia procede e in un momento di svolta Gorr abbandona il pianeta portando con sè i bambini asgardiani.
Valchiria, Thor e Jane capiscono che è necessario creare un esercito di Dei prima di recarsi nel Mondo delle ombre per salvare i bambini e combattere Gorr. Una volta trovatisi dinanzi a Zeus, il padre di tutti gli dei, i piani di Thor vengono derisi, al che i tre decidono i avvalersi della loro forza per mettere fuori gioco il Dio e impossessarsi del suo fulmine.
Il trio arriva nell'oscuro mondo di Gorr in cui scoprono che lo stormbreaker di Thor è la chiave mancante per il piano del malvagio, necessario per aprire la porta per trovare a una potentissima forza in grado esaudire un qualsiasi desiderio. Gli eroi però sono costretti a ritirarsi dopo che Valchiria viene ferita gravemente, anche il cancro di Jane nel mentre ha avanzato e anzi, ogni volta che impugna il martello si indebolisce sempre di più e quindi Thor le vieta di tornare insieme a lui a combattere Gorr.
Quando il Dio del tuono raggiunge nuovamente lo sterminatore degli dei, riesce a liberare i bambini e dare loro il potere necessario per aiutarlo in battaglia; l'aiuto però non basta e fortunatamente Jane non segue l'ordine di Thor e va a salvarlo.
I due riescono a distruggere la spada dello sterminatore, che nel frattempo l'aveva infettato e corrotto, e una volta tornato sano, invece che esaudire il suo desiderio di sterminare gli Dei, chiede alla forza di riportare in vita la sua bambina.
Con Jane morente tra le sue braccia, Thor promette a Gorr che si prenderà cura della sua bambina mentre l'ex sterminatore esala il suo ultimo respiro.
Il tempo passa e la pace sembra regnare, Thor veste i nuovi panni di papà mentre Valchiria allena una nuova generazione di vichinghi spaziali e dopo i titoli di coda, si vede anche una possente Jane che riesce ad accedere al Valhalla.
Recensione:
Unico supereroe, fino a oggi, ad avere avuto un quarto film standalone nella MCU, Thor il Dio del tuono si trova ad affrontare il terribile macellatore degli Dei.
Malgrado la sua natura divina, Thor si è caratterizzato nel corso degli anni come il supereroe che più ha sperimento la sfera delle emozioni umane: la morte della madre, del padre e del fratello, la rottura con la sua amata Jane e la perdita del suo regno. Perfino la sua reazione al periodo depressivo, l'aumento di peso, seppure rappresentato in chiave comica, si riflette nel modo di processare il dolore e il lutto tipico degli esseri umano.
Thor è quindi, senza dubbio, il Dio più umano apparso sul grande schermo, e questa dualità tra mondo mortale e immortale è centrale in Thor: Love and Thunder, in cui l'eroe dovrà affrontare un pericolo ultra divino e una malattia terrorizzante umana, in cui paradossalmente non potrà fare alcunché.
Se quindi su un lato interpretativo e metaforico le basi di questo quarto capitolo siano ben chiare, sul lato dell'effettiva messa in scena la pellicola ricade sugli ostacoli tipici degli ultimi prodotti di casa Marvel.
La storia di Love and Thunder si sviluppa sugli stessi clichè di genere su cui da più di 20 film e dieci anni l'MCU basa il suo successo:
il big bad, i grandi combattimenti e i mastodontici lavori con la CGI, che rappresentano oramai il minimo sindacabile per la buona riuscita di un comic movie, anche in riferimento all'esagerato budget a loro disposizione. Seppur quindi le coreografie risultino avvincenti e visivamente d'intrattenimento è oramai necessario fare il passo successivo.
Nello stesso modo in cui la visione horrorifica di Raimi in Doctor Strange: Nel Multiverso della follia (2022) non era stata pianamente sfruttata, anche la versione pop e scanzonata che Waititi (Thor: Ragnarok, 2017; Jojo Rabbit; 2019) voleva portare nell'MCU è stata ridimensionata e rilegata a siparietti comici e alcune scelte stilistiche poco incisive ( come alcuni costumi, poche scenografie e i titoli di coda).
A livello di scrittura, tutto ciò che è al di fuori della sfera cazzotti e risate, sembra forzato: dalle scene di tensione amorosa tra Jane e Thor, il discorso teologico e la malattia, lasciando aleggiare una superficialità non richiesta e non necessaria, dove, in un quarto film, è invece necessario scavare fino in fondo e, perchè no, anche tirare fuori il peggio dai propri personaggi.
Sembra che ci sia oramai una pigrizia generale nella realizzazione dei prodotti Marvel, dettati da un'inerzia del successo iniziale; ma è sempre più evidente come la scelta di prendere rischi a metà non sia più sufficiente per portare a un alto gradimento delle pellicole.
A cura di Linda Giulio.
Pubblicato il 5 luglio 2022.
Pro:
- Scenografie e realizzazione dei vari mondi.
- Rappresentazione umana di Thor e delle sue emozioni.
- Aggiunta al cast di Bale, convincente e inquietante.
Contro:
- Sceneggiatura che al di là dei combattimenti e dei momenti comici ha poco nulla da raccontare.
- Visione di Waititi non a pieno sfruttata e resa visivamente .
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