Scheda:
Titolo Originale:
Top Gun
Uscita:
18 settembre 1986
(prima: 16/05/1986)
Genere:
Romance
Dramma
Azione
Sceneggiatura:
Jim Cash
Jack Epps Jr.
Fotografia:
Jeffrey L. Kimball
Rick Fichter
Montaggio:
Chris Lebenzon
Billy Weber
Scenografia:
Robert R. Benton
Musica:
Harold Faltermeyer
Produzione:
Jerry Bruckheimer
Don Simpson
Produzione Esecutiva:
Bill Badalato
Casa di Produzione:
Paramount
Don Simpson/Jerry Bruckheimer Films
Carica Altro
Cast:
Trama:
Anticipazione
Trama Completa
Pete "Maverick" Mitchell è un giovane e promettente pilota che viene ammesso nell’elitaria Scuola di caccia da combattimento della marina americana. La sua tempra da ribelle lo portano a scontrarsi con avvenimenti che mettono a dura prova la sua ambizione di diventare il miglior pilota.
Pete Maverick Mitchell (Tom Cruise) e Nick “Goose” Bradshaw (Anthony Edwards) sono due giovani piloti di F-14 della Marina degli Stati Uniti. Mentre volano sull’Oceano Indiano, intercettano una coppia di velivoli non identificati, che si rivelano essere due MiG-28 sovietici, nuovi modelli di caccia fino a quel momento quasi sconosciuti agli americani. Maverick, con la sua prontezza e abilità, riesce a mettere sotto tiro e poi in fuga l’avversario, soccorrendo anche i suoi colleghi con una manovra azzardata ma efficace.
Nonostante vengano rimproverati dai superiori per aver disobbedito agli ordini, Maverick e Goose vengono spediti nella prestigiosa scuola di caccia da combattimento della Marina Usa, a Miramar in California. Questa seleziona con severità assoluta gli allievi, futuri Top Gun: chi arriva alla fine deve essere il migliore per preparazione, disciplina, senso del dovere
.
Giunti alla base, conoscono il comandante Mike "Viper" Metcalf (Tom Skerritt), coadiuvato dal tenente comandante Rick "Jester" Heatherly (Michael Ironside) e, durante un'uscita serale al circolo ufficiali Maverick cerca, davanti ai nuovi compagni, di conquistare un’affascinane ragazza. Il giorno seguente scoprirà che è l'astrofisica Charlotte "Charlie" Blackwood (Kelly McGillis), una civile facente parte del suo programma di addestramento.
Pur essendo tra i migliori, Maverick continua a faticare con la disciplina e il rispetto delle regole, dal momento che quando è in volo troppo spesso si lascia andare ad iniziative a sorpresa, fortemente sgradite al comandate della scuola. Nel frattempo, Charlie è sempre più attratta dal pilota e inizia con lui una vera relazione dopo averci parlato più volte essendo lui uno dei pochi ad aver visto da vicino un MiG-28, informazione fondamentale per la sua ricerca.
In un’esercitazione col tenente Tom "Iceman" Kazinsky (Val Kilmer) Maverick finisce nella scia del velivolo del caccia rivale mentre il suo amico Goose sbatte violentemente la testa contro il tettuccio, perdendo la vita. Il giovane e promettente pilota resta profondamente scosso dall’incidente, cadendo in una crisi depressiva nella quale viene a galla anche il ricordo del padre, a sua volta pilota, morto in una missione in modo misterioso, e decide così di lasciare la Marina.
Ottenuta la promozione a Washington, Charlie torna a salutarlo e prende atto della sua decisione definitiva. Il comandante Viper, prima delle dimissioni, invita Maverick a casa sua e gli confida la verità sulla morte di suo padre: Duke Mitchell è morto per aver salvato eroicamente tre compagni, nonostante il suo aereo fosse stato danneggiato. Inoltre Viper lo rassicura, dicendogli che la morte del suo compagno Goose non è dipesa da lui e non deve sentirsi in colpa.
Alla consegna dei brevetti anche Maverick riceve il suo brevetto da Top Gun ma sovviene un’emergenza: una nave per comunicazioni Usa è in avaria in acque territoriali nemiche e le operazioni di soccorso necessitano di supporto aereo. L’intervento di Maverick è salvifico: stringendo tra le mani le piastrine di Goose per infondersi coraggio, salva Iceman ed abbatte diversi aerei avversari, costringendo gli ultimi MiG rimasti a ritirarsi. Riesce così a riscattarsi e viene acclamato come eroe, decidendo di diventare istruttore alla Top Gun e riavvicinandosi finalmente a Charlie.
Recensione:
Iconico, patriottico, simbolo di un’era. Diretto da Tony Scott (Unstoppable - Fuori controllo, 2010), fratello di Ridley Scott (House of Gucci, 2021), Top Gun è il film cult degli anni ’80 e racchiude in sé tutto il meglio e il peggio di questa decade, così patinata e allo stesso tempo controversa per via della Guerra Fredda.
C’è un motivo per cui Top Gun è diventata una delle pellicole più caratteristiche di un’intera epoca: è accattivante, godibile e perfetto per spettatori che cercano un mix leggero di azione e dramma senza eccessive pretese.
Una regia inquadrata e precisa, con un livello tecnologico davvero notevole per essere nel 1986: basti pensare che a quei tempi non ci fosse la CGI e neanche le innovative telecamere di piccole dimensioni. Anche la fotografia (Jeffrey L. Kimball) risulta quindi curata e studiata nei minimi dettagli, con inquadrature suggestive e che sono state imitate e prese a modello successivamente. Come la scena d’amore tra Maverick e Charlie, girata in semi oscurità e con una luce blu dall’atmosfera intima ed evocativa. Tony Scott ha alzato il livello della regia dei film d’azione, con scene di aerei che volteggiano in acrobazie cadenzate a ritmo di musica, che ne hanno sancito il successo immediato.
Tasto dolente è la sceneggiatura, curata da Jim Cash e Jack Epps Jr. (Sister Act, 1992), semplice e vacua, in cui non accade molto: a volte sembra esserci un’ostentazione dell’America e una propaganda militare, espressa tramite il coraggio e l’abilità dei piloti americani. È un film in cui predominano i personaggi maschili, forti, impavidi, al limite del machismo, che conquistano le donne solamente con i loro muscoli e sguardi ammiccanti, senza troppa fatica. Ed è proprio così che Maverick conquista l’affascinante Charlie, con un atteggiamento da belloccio spavaldo ma con battute e dialoghi piuttosto vuoti e scialbi, privi di spessore e tensione amorosa. Unico punto della trama che segna un momento interessante è la morte di Goose, fidato amico e compagno del protagonista, il quale subisce questa perdita importante entrando in uno stato di sensi di colpa e depressione. La caratterizzazione dei personaggi resta comunque superficiale e abbastanza stereotipata, con dinamiche relazionali prevedibili.
Un giovane Tom Cruise, che con la sua bellezza acerba e magnetica allo stesso tempo viene lanciato come attore proprio grazie a questo film, per il quale ha dovuto imparare a guidare la moto e recitare con stivali rialzati nelle scene con Kelly McGillis. Quest’ultima ha interpretato un personaggio reale, un’astrofisica e dirigente militare a cui gli sceneggiatori si sono ispirati con una certa libertà narrativa.
Innegabile sono la cura e l’attenzione messe nella realizzazione dei costumi e dell’atmosfera: Top Gun è un fenomeno di costume proprio per la sua moda, gli occhiali a goccia e le giacche di pelle, gli oggetti di scena, la moto Kawasaki, e la musica inconfondibile. Musica che però risulta alquanto ripetitiva all’interno della narrazione: la canzone “Take my breath away”, brano di punta della colonna sonora, viene inserita e ripetuta più volte in fin troppe scene, creando un sonoro piuttosto scontato e mediocre.
Top Gun mescola virilità e azione per infondere un sentimento di coraggio al popolo americano, puntando sull’ottimismo tipico degli anni ’80 e segnando il cuore di più generazioni. Con la sua trama scialba che viene però abbracciata da una regia ottimale, è un film da vedere per fare un tuffo nel passato e godere a pieno di una decade variopinta e vibrante.
A cura di Giulia Belvedere.
Pubblicato il 7 maggio 2022.
Pro:
- Prontezza e cura della regia.
- Fotografia evocativa.
- Costumi e atmosfera iconiche.
Contro:
- Sceneggiatura semplice con dialoghi e dinamiche prevedibili.
- Caratterizzazione dei personaggi superficiale e stereotipata.
- Colonna sonora ripetitiva.
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