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Joseph Kosinski

Top Gun: Maverick | Recensione | Unpolitical Reviews

Scheda:

poster di Top Gun: Maverick
Titolo Originale:
Top Gun: Maverick
Regia:
Joseph Kosinski
Uscita:
25 maggio 2022
(prima: 24/05/2022)
Lingua Originale:
en
Durata:
131 minuti
Genere:
Azione
Dramma
Soggetto:
Jim Cash
Jack Epps Jr.
Justin Marks
Peter Craig
Sceneggiatura:
Ehren Kruger
Christopher McQuarrie
Eric Warren Singer
Fotografia:
Claudio Miranda
Montaggio:
Eddie Hamilton
Scenografia:
Jan Pascale
Musica:
Hans Zimmer
Harold Faltermeyer
Lady Gaga
Lorne Balfe
Produzione:
Jerry Bruckheimer
Tom Cruise
Christopher McQuarrie
David Ellison
Produzione Esecutiva:
Mike Stenson
Chad Oman
Dana Goldberg
Don Granger
Stefan Sonnenfeld
Tommy Harper
Casa di Produzione:
Skydance
Don Simpson/Jerry Bruckheimer Films
Paramount
Budget:
$170 milioni
Botteghino:
$1488 milioni
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Redazione

7

Pubblico

Redazione
Pubblico

Cast:

Capt. Pete 'Maverick' Mitchell
Tom Cruise
Lt. Bradley 'Rooster' Bradshaw
Miles Teller
Penny Benjamin
Jennifer Connelly
Adm. Beau 'Cyclone' Simpson
Jon Hamm
Lt. Jake 'Hangman' Seresin
Glen Powell
Radm. Chester 'Hammer' Cain
Ed Harris
Adm. Tom 'Iceman' Kazansky
Val Kilmer
Lt. Robert 'Bob' Floyd
Lewis Pullman
Adm. Solomon 'Warlock' Bates
Charles Parnell
Wo-1. Bernie 'Hondo' Coleman
Bashir Salahuddin
Lt. Natasha 'Phoenix' Trace
Monica Barbaro
Lt. Reuben 'Payback' Fitch
Jay Ellis
Lt. Mickey 'Fanboy' Garcia
Danny Ramirez
Lt. Neil 'Omaha' Vikander
Jack Schumacher
Lt. Billy 'Fritz' Avalone
Manny Jacinto
Lt. Callie 'Halo' Bassett
Kara Wang
Lt. Javy 'Coyote' Machado
Greg Tarzan Davis
Lt. Brigham 'Harvard' Lennox
Jake Picking
Lt. Logan 'Yale' Lee
Raymond Lee
Sarah Kazansky
Jean Louisa Kelly

Trama:

Anticipazione

Trama Completa

Pete Maverick Mitchell, ormai capitano di vascello della Marina, viene inviato come nuovo istruttore di volo della scuola di piloti Top Gun per una nuova missione segreta che lo porterà ad affrontare i fantasmi del passato.

Recensione:

Joseph Kosinski (Oblivion, 2013; Fire Squad - Incubo di fuoco, 2017) dirige il sequel di uno dei film d’azione più amati negli anni ’80 e nei tempi a venire, donandogli una giusta e piacevole memoria.


Top Gun: Maverick è una pellicola che porta in scena la nostalgia degli anni 80’ in modo avvincente e mai stucchevole, con un aspetto narrativo di spessore nell’ambito odierno dei blockbuster e con momenti tecnicamente alti.


Un film che mescola presente e passato, con una sceneggiatura (Krueger, McQuarrie, Singer) che racconta un dualismo che funziona perchè gestito bene e mai artificioso, capace di unire il brivido dell’azione all’evocazione sentimentale. Maverick deve fare i conti col passato: è un uomo irrisolto, nonostante i numerosi successi, non ha superato la perdita del suo compagno e amico fidato Goose, per cui forse si sente ancora profondamente in colpa. Rooster incarna il presente: assomiglia al padre e vuole seguire le sue orme ma deve fronteggiare il trauma della perdita e la paura di avere lo stesso indomito destino. Ecco allora che i due si scontrano e si incontrano, cercando di risanare una frattura dolorosa proprio durante una dura missione che li metterà alla prova e li porterà poi a guardare al futuro. Il passato ritorna, con misura e mai con prepotenza, nella caratterizzazione contemporanea dei nuovi personaggi: Hangman è un’unione tra i giovani Mav e Iceman, Penny è una nuova e matura Charile.

Particolarmente emozionante è l’incontro proverbiale tra Maverick e Iceman: "È arrivato il momento di lasciar andare il passato” è la frase che Tom scrive sul computer per incoraggiare il suo amico ad andare avanti.

Il presente si ritrova nella tecnica delle scene aeree, grazie all’uso della tecnologia di ultima generazione, con una qualità altissima nelle riprese di acrobazie aree piene di adrenalina e in quelle di combattimento, che creano un’esperienza immersiva, godibile a pieno sul grande schermo.

Una struttura narrativa classica ma che sa come coinvolgere fin dall’inizio lo spettatore e come calibrare saggiamente l’effetto nostalgia. Resta però la visione del male gaze e la romanticizzazione tipicamente maschile, quasi machista, delle forze armate e soprattutto di quella generazione che ha reso celebre proprio Top Gun.

La regia di Kosinski è misurata, strategica: lui è un tecnico e un architetto attento, sebbene non abbia l’occhio stilistico di Tony Scott. Punto di debolezza è a tratti un montaggio macchinoso e poco sequenziale nelle riprese che si concentrano in aria, soprattutto nei momenti di volo “tutorial” in cui gli stacchi da scena a scena risultano non scorrere fluidamente. Anche gli slowmotion che coinvolgono gli sguardi tra Maverick e Penny sono caratterizzati da un rallenty un po’ ridondate e drammatico.

Tom Cruise ritorna come l’eroe che si mette in discussione e la sua interpretazione carismatica conferma che è ancora una volta l’attore giusto per Top Gun. Ottima la chimica che instaura con Teller e anche con il resto del cast in buona sintonia che supporta vivacemente i protagonisti, tra cui si nota un Jon Hamm che si acciglia coraggiosamente nel ruolo dell'ammiraglio duro e intransigente.

Fotografia nitida, sound design e musica, creata grazie all’efficace collaborazione di Hans Zimmer, Harold Faltermeyer e Lady Gaga, che accompagnano delicatamente e coerentemente la narrazione.

Top Gun: Maverick è un sequel riuscito, ha una propria fisionomia e crea un nuovo standard di riferimento per quanto riguarda riprese aeree e combattimento fra jet, con le cosiddette dogfight. È sicuramente un film che segue i canoni hollywoodiani, spesso vincolanti, per trama e atmosfera ma sa ben dosare azione massiccia alla giusta dose di emotività.

A cura di Giulia Belvedere.
Pubblicato il 14 maggio 2022.

Pro:

  • Regia a fuoco e tecnicamente elevata che usa sapientemente le nuove tecnologie.
  • Struttura narrativa coinvolgente che sa mixare passato e presente.

Contro:

  • Montaggio a tratti macchinoso nelle scene aeree.

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