Scheda:
Titolo Originale:
King Richard
Regia:
Reinaldo Marcus Green
Uscita:
13 gennaio 2022
(prima: 18/11/2021)
Sceneggiatura:
Zach Baylin
Fotografia:
Robert Elswit
Scenografia:
Brana Rosenfeld
Produzione:
Will Smith
Tim White
Trevor White
Produzione Esecutiva:
Lynn Harris
Jada Pinkett Smith
Adam Merims
James Lassiter
Jon Mone
Venus Williams
Serena Williams
Allan Mandelbaum
Isha Price
Peter Dodd
Casa di Produzione:
Warner Bros. Pictures
Overbrook Entertainment
Star Thrower Entertainment
Westbrook Studios
Carica Altro
Cast:
Trama:
Anticipazione
Trama Completa
Richard Williams ha un sogno e un piano ben strutturato: far diventare le sue due figlie, Venus e Serena, le migliori giocatrici nella storia del tennis.
Primi anni '90: Richard Williams (Will Smith) vive insieme a sua moglie Oracene (Aunjanue Ellis) e alle sue tre figliastre e due figlie naturali, Venus (Saniyya Sidney) e Serena (Demi Singleton), a Compton, in California. Prima che queste due nascessero, Richard ha creato un ambizioso e dettagliato piano di 78 pagine in cui, passo dopo passo, programma la carriera sportiva delle ragazze nel mondo del tennis. È fermamente convinto, infatti, che le sue figlie entreranno nella storia dello sport come le migliori tenniste di sempre. Proprio per questo, essendo anche un ex atleta, le allena ogni giorno nel campo libero del loro quartiere malfamato, frequentato spesso dalla pericolosa gang del ghetto che si scaglia violentemente contro di lui dopo che ha difeso verbalmente una delle sue figlie dalle loro insistenti avance. Richard visita senza sosta tutti i principali club di tennis, frequentati solo da uomini bianchi, per convincere i migliori allenatori a prendere le sue figlie sotto la loro ala gratuitamente. Lui e la moglie, infatti, lavorano instancabilmente, con turni di giorno e di notte, per mantenere la numerosa famiglia e non far mancare niente alle ragazze.
Autoritario, determinato e insistente: Richard è un padre che mantiene sempre gli occhi puntati sul suo piano e lo manda avanti a qualunque costo, facendo allenare Serena e Venus anche nelle sere di pioggia.
Ed è proprio questo suo atteggiamento apparentemente duro che fa insospettire una vicina di casa che manda polizia e assistenti sociali dai Williams. Richard però mantiene la lucidità e spiega, in modo incalzante e deciso, che sta facendo di tutto per crescere delle future campionesse e le sta proteggendo dalla strada e dalla violenza del quartiere. Dopo diverse porte chiuse in faccia, riesce a persuadere il famoso allenatore Paul Cohen (Tony Goldwyn) il quale, però, è deciso ad allenare solo Venus, la più grande tra le due sorelle. Partono così gli allenamenti ufficiali di Venus, mentre Serena continua sempre ad allenarsi nel campo vicino casa con sua mamma, anche lei un tempo tennista. Iniziano i primi tornei juniores e Venus, partita dopo partita, batte ogni avversaria diventando sempre più forte. Ed è nel momento in cui la ragazza accumula vittorie e trofei e riceve allettanti proposte, che Richard decide di interrompere il rapporto con l'allenatore Paul e di non far giocare più la figlia nelle gare perché crede che le sue ragazze abbiano bisogno di formarsi non solo come sportive ma anche come donne che studiano e che sappiano pensare con la loro testa. Nonostante l'iniziale disapprovazione di Oracene, la sua decisione viene accettata dalla famiglia: lui sa cosa è meglio per loro, si attiene sempre al suo infallibile piano e segue il suo istinto.
Le ragazze crescono e Richard contatta un nuovo allenatore, l'esuberante Rick Macci (Jon Bernthal) che è entusiasta di lavorare con Venus e Serena ma al quale vengono proposte delle chiare condizioni: dovrà mantenere economicamente l'intera famiglia e rispettare il suo piano. Inizia così una nuova avventura per i Williams: cambiano casa, città, vita, senza però perdere la loro umiltà e i loro obiettivi. Venus ha quattordici anni e ormai si sente pronta per riprendere a giocare e ad entrare nel circuito dei professionisti ma suo padre vuole aspettare, ritiene che ancora non sia il momento giusto e, nel frattempo, rilascia interviste e dichiarazioni, diventando un personaggio noto e quasi controverso per le sue drastiche scelte. Confrontatosi con Oracene, donna intuitiva ed equilibrata, capisce che deve ascoltare sua figlia e fidarsi di lei: Venus potrà partecipare al suo primo incontro da professionista. E dopo aver battuto la prima sfidante, le resta un ultimo difficile match: quello con la campionessa mondiale in carica Aranxta Sanchez Vicario. Una partita lunga, in cui inizialmente Venus riesce a primeggiare e a mostrare tutta la sua potenza e concentrazione che perde, però, quando la sua avversaria prende tempo, lasciandola in campo ad aspettare. Nonostante la sconfitta, Richard è fiero di sua figlia, prima ragazza afroamericana a raggiungere un risultato e una carriera così importante, bandiera di un'intera comunità.
Recensione:
Reinaldo Marcus Green è il regista di questo biopic ispirato alla storia delle sorelle Williams, campionesse indiscusse nel mondo del tennis. Un film che parla di sport ma che non ne fa il suo punto focale: è un racconto, a tratti drammatico, di vita e di famiglia che contestualizza bene il background sociale e culturale dei personaggi. Razzismo, discriminazione, violenza sono temi che emergono vivamente dalla pellicola che mostra, senza cadere nel retorico, un'America degli anni '90 in cui le disparità e le ingiustizie verso le persone afroamericane sono all'ordine del giorno. Anche l'ambiente del tennis viene mostrato come elitario, frequentato esclusivamente da bianchi, classisti e dalla falsa sportività. Richard è il vero tassello principale della storia, personaggio caratterizzato in maniera ottima ed efficace: è un uomo complesso, che ha subito soprusi, che in passato ha sofferto molto e che ora vuole un riscatto per lui e per le sue figlie che “scuoteranno il mondo”. Nonostante le avversità del ghetto, le difficoltà economiche, lo scetticismo delle persone intorno, lui è sicuro, ha il suo piano minuzioso e sa che lo porterà a raggiungere la sua visione futura.
Il film infatti non è incentrato tanto sulle due sorelle, ma su ciò che un padre ha fatto per le sue figlie, per proteggerle, per dar loro una vita diversa e farle diventare le migliori atlete di sempre.
Vengono veicolati valori importanti come umiltà, forza d'animo, dedizione che emergono soprattutto da dialoghi ben costruiti e da una sceneggiatura sempre a fuoco e mai banale. Emblematica è la scena in cui il padre fa vedere a tutta la famiglia il classico Disney “Cenerentola” per insegnare loro come sia fondamentale restare umili, anche dopo ogni vittoria. Una scrittura che alterna momenti di sport ad una storia di redenzione, di crescita sportiva e morale, che riesce a coinvolgere anche chi non ama il tennis perchè lo amalgama bene a componenti emotive, politiche e sociali. Il sotto testo politico è forte: Richard infatti sa che le sue figlie devono lottare per affermarsi perchè non sono le classiche ragazze bianche ma rappresentano un'intera comunità schiacciata e discriminata. L'emotività è un'altra componente significativa: vengono mostrati, mai in maniera ridondante, dolori e gioie, sudore e lacrime.
La regia risulta precisa e dinamica: ogni colpo sferrato con la racchetta rappresenta un superare ostacoli e limiti che la vita propone alle due sorelle e alla loro famiglia. Anche la fotografia e la scenografia, con la ricostruzione dei paesaggi e del ghetto con il filo spinato intorno ai campi, riescono a restituire la giusta atmosfera e a ricostruire un contesto storico preciso. Ciò che convince di più del film, però, è la performance attoriale di Will Smith, intensa e coinvolgente, per cui ha ricevuto il Golden Globe come il miglior attore in un film drammatico. Compito non facile quello di incarnare un personaggio così complesso, controverso e a tratti eccentrico come quello di Richard Williams ma che è riuscito a portare a termine egregiamente. Buona anche l'interpretazione di Aunjanue Ellis nel ruolo di Oracene Williams, un personaggio femminile che sembra appartenere al presente per la sua visione moderna e progressista. Il resto del cast sembra restare un po' in ombra ma comunque riesce ad essere sempre coerente e nella parte. Quello che invece non sembra funzionare a pieno è la durata della pellicola, con un minutaggio forse un po' eccessivo e con scene superflue che potevano essere tagliate per snellire e dare un ritmo più godile alla narrazione.
In conclusione “Una famiglia vincente” è un film che coglie il dramma di un padre che vuole far diventare le sue figlie simbolo per le generazioni future, metafora di cambiamento e riscatto per tutta la comunità afroamericana. È senza dubbio un film commerciale, costruito per piacere a tutti ma che non scade mai nella banalità e nella retorica, puntando su una forte emotività e sulla performance di Smith, attore amato dal grande pubblico.
A cura di Giulia Belvedere.
Pubblicato il 26 gennaio 2022.
Pro:
- Ottima performance di Will Smith
- Costruzione efficace del contesto sociale e politico
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