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X - A Sexy Horror Story | Recensione | Unpolitical Reviews

Scheda:

poster di X - A Sexy Horror Story
Titolo Originale:
X
Regia:
Ti West
Uscita:
14 luglio 2022
(prima: 17/03/2022)
Lingua Originale:
en
Durata:
106 minuti
Genere:
Horror
Mistero
Thriller
Soggetto:
Sceneggiatura:
Ti West
Fotografia:
Eliot Rockett
Montaggio:
Ti West
David Kashevaroff
Scenografia:
Thomas Salpietro
Musica:
Tyler Bates
Chelsea Wolfe
Produzione:
Kevin Turen
Sam Levinson
Ti West
Jacob Jaffke
Produzione Esecutiva:
Kid Cudi
Peter Phok
Harrison Kreiss
Ashley Levinson
Dennis Cummings
Karina Manashil
Casa di Produzione:
A24
Little Lamb Productions
Budget:
$10 milioni
Botteghino:
$14 milioni
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Redazione

8

Pubblico

Redazione
Pubblico

Cast:

Maxine Minx / Pearl
Mia Goth
Lorraine
Jenna Ortega
Bobby-Lynne
Brittany Snow
Jackson Hole
Kid Cudi
Wayne
Martin Henderson
RJ
Owen Campbell
Howard
Stephen Ure
Sheriff Dentler
James Gaylyn
Televangelist
Simon Prast
Deputy
Geoff Dolan
Officer Mitchell
Matthew J. Saville
Store Clerk
Bryony Skillington

Trama:

Anticipazione

Trama Completa

Alla fine degli anni ’70, una giovane troupe è intenta a girare un film per adulti nelle campagne del Texas ma dovrà lottare per sopravvivere quando gli anziani proprietari della fattoria li scopriranno.

Recensione:

Un titolo incisivo: X, lettera che nella lingua inglese viene associata a contenuti pornografici, a cui in Italia è stata aggiunta la frase “A sexy horror story” per far cogliere meglio il riferimento al mondo dei film hard.


Horror e pornografia, eccitazione e violenza si intrecciano in modo viscerale e originale, con la regia tecnica e tagliente di Ti West, che sa raccontare la storia tramite immagini vivide e citazioni di iconici film del genere slasher.


Quella di West è una pellicola che fa proseguire la scia dell’horror d’autore dopo i precedenti Midsommar, (2019, diretto da Ari Aster), Suspiria di Guadagnino (2018) e ancora Hereditary-Le radici del male (2018). Si percepisce la maturità e la passione del regista sceneggiatore in questa sua ultima opera che è distribuita in Italia da A24, casa di produzione e distribuzione indipendente.

Un film impregnato di sessualità, trattata in modo non scontato, ma che sa andare oltre il mero porno: è anche un geriatric horror, che usa gli anziani come elemento orrorifico e disturbante, e porta in scena un’America rurale in cui si assiste alla fine del sogno americano e al fanatismo religioso più spietato. Sono molti i temi interessanti: la riflessione sul corpo, sulla bellezza che svanisce con il passare del tempo, la repressione e la negazione del desiderio sessuale, il quale resiste anche nei corpi più anziani ma che diventa qui il motore di invidia e vendetta. Ed è interessante anche la visione femminista con cui il regista struttura la storia: personaggi femminili moderni, liberi di mostrare i loro corpi che non sono sottomessi alle volontà o agli sguardi giudicanti dei personaggi maschili.

Con questa moltitudine di spunti di riflessione, la sceneggiatura perde un po’ il suo sguardo dal plot principale, che a tratti resta confuso e semplice, seppur coinvolgente. La scena in cui la remissiva Lorraine afferma di voler avere una parte nel film per liberarsi di pregiudizi sessuali e morali, andando anche contro la volontà del ragazzo, viene risolta in poche battute per dar spazio a scene slash e alle altre tematiche che attendono di essere affrontate.

La regia di West è riconoscibile, ottima nei movimenti di macchina, come la scena ripresa dall’alto e piena di suspence in cui Maxime nuota nel lago mentre viene lentamente inseguita da un alligatore, e sublime nei primi piani. È violenta al momento giusto, con morti e uccisioni che seguono le regole del genere, e ha un ritmo a combustione lenta, facendo crescere l’adrenalina in modo paziente e sempre più esplosivo verso la fine. Gli anni ’70 sono presenti nei costumi, nelle scenografie e anche nella fotografia e nel montaggio, resi in maniera perfetta. La tecnica dello split screen è restituita meravigliosamente, con la tipica grana della pellicola vintage che trasporta lo spettatore in un film dentro il film, grazie ad un montaggio alternato costruito ad hoc. Un audio dalla spazializzazione sonora audace, aggressiva ma dalla precisone maniacale.

Degno di nota è il cast in cui Mia Goth spicca per la sua duplice interpretazione, quella della provocante Maxime e dell’anziana antagonista Pearl. “Io non accetterò una vita che non merito” ripete sempre nei panni della giovane attrice porno, personaggio che usa il suo corpo per il piacere ma anche per trovare la strada per ottenere la libertà. Ottima performance quella di Jenna Ortega, che già ha avuto esperienza in film del genere con Scream 5 (2022).

X - A sexy horror story è un film capace di divertire, spaventare e di far vivere una vera e propria esperienza. Affronta temi di particolare rilevanza, con una storia che funziona anche se con colpi di scena non così particolari, ed è originale nella narrazione e nella caratterizzazione dei personaggi. Appartiene ad un tipo di cinema indipendente, mosso da una reale passione e da abilità non indifferenti, il che non può non portare ad un risultato che convince.

A cura di Giulia Belvedere.
Pubblicato il 6 luglio 2022.

Pro:

  • Regia di West sublime.
  • Montaggio alternato reso perfettamente.
  • Interpretazione convincente di Mia Goth.

Contro:

  • Sceneggiatura buona ma che perde a tratti il suo focus.

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