Scheda:
Uscita:
14 luglio 2022
(prima: 17/03/2022)
Genere:
Horror
Mistero
Thriller
Fotografia:
Eliot Rockett
Montaggio:
Ti West
David Kashevaroff
Scenografia:
Thomas Salpietro
Musica:
Tyler Bates
Chelsea Wolfe
Produzione:
Kevin Turen
Sam Levinson
Ti West
Jacob Jaffke
Produzione Esecutiva:
Kid Cudi
Peter Phok
Harrison Kreiss
Ashley Levinson
Dennis Cummings
Karina Manashil
Casa di Produzione:
A24
Little Lamb Productions
Carica Altro
Cast:
Trama:
Anticipazione
Trama Completa
Alla fine degli anni ’70, una giovane troupe è intenta a girare un film per adulti nelle campagne del Texas ma dovrà lottare per sopravvivere quando gli anziani proprietari della fattoria li scopriranno.
Texas, 1979: una fattoria isolata in cui la televisione riecheggia la voce di un predicatore che condanna la laicizzazione della società e due poliziotti che fanno una scoperta terrificante. Nella casa dei due anziani si è forse compiuto un massacro in cui anche loro hanno perso la vita. Solamente 24 ore prima, una troupe, formata dal produttore Wayne (Martin Henderson), il regista RJ (Owen Campbell) con la sua fidanzata Lorraine (Jenna Ortega) e i tre aspiranti pornoattori Maxine (Mia Goth) Jackson (Scott Mescudi) e Bobby-Lynne (Brittany Snow), aveva raggiunto la casa prenotata per girare il loro nuovo film hard.
Il gruppo viene accolto in modo brusco e minaccioso dall’anziano e bifolco proprietario Howard (Stephen Ure) che li conduce in un capanno poco distante dalla dimora. I sei sembrano non curarsi dell’ambiguo comportamento dell’uomo e dell’atmosfera inquietante della sistemazione: la loro unica preoccupazione è quella di creare un porno di qualità e di svoltare così le loro vite.
Iniziano quindi a girare le prime scene di sesso nella fatiscente dependance e nel frattempo Maxime, la giovane e ambiziosa attrice, compagna del produttore, incontra l’anziana Pearl (Mia Goth) che la invita dentro a bere una limonata. La donna, dall’aspetto cadente e dall’espressione triste, parla di come abbia perduto la sua bellezza e la sua gioventù, dicendo che si rivede molto in Maxime, la quale viene poi mandata via all’arrivo di Howard con la promessa di non rivelare a nessuno del loro incontro.
Poco dopo Pearl chiede al marito di avere un rapporto sessuale ma l’uomo non se la sente, ha paura che il suo cuore debole non regga. Maxime torna dalla troupe in tempo per girare le sue scene del film, intitolato “La figlia del contadino”, e la sera festeggiano tutti insieme la buona riuscita delle riprese, fantasticando sul successo della loro pellicola e di come possa rivoluzionare l’industria porno. In quel momento, la timida e silenziosa Lorraine fa una proposta inaspettata: vuole anche lei prendere parte al film e girare delle scene hot con Jackson. Tutti sono colpiti e entusiasti dall’idea, all’infuori del suo ragazzo RJ, che è anche il regista e che si arrabbia furiosamente.
Nel cuore della notte, RJ decide impulsivamente di andarsene e abbandonare tutti, ma salendo sul furgone si accorge dell’anziana che vaga nel buio. Pearl si avvicina al ragazzo facendogli delle avance ma viene rifiutata: la sua ira viene subito a galla e lo uccide con ripetuti e violenti colpi di coltello. Più tardi Lorraine e Wayne si rendono conto che RJ è scomparso ed escono a cercarlo ma vengono presto intrappolati dai due coniugi. Il produttore viene ucciso da Pearl che gli perfora gli occhi con delle lame attraverso le fessure della porta della stalla, mentre la giovane viene intrappolata nella cantina da Howard. Il vecchio nel frattempo va da Jackson per chiedere aiuto nel cercare sua moglie ma gli tende una trappola e lo fucila a morte. Pearl invece raggiunge la dependance e si stende nel letto accanto a Maxime, accarezzandola. La ragazza però si sveglia e spaventata caccia via l’anziana urlando e svegliando Bobby-Lynne. Questa, credendo che l’anziana sia solo disorientata, esce per aiutarla ma si ritrova davanti ad una donna gelosa della sua avvenenza e spietata, che spinge l’attrice nel lago dandola in pasto ad un alligatore.
Lorraine è ancora intrappolata nella cantina, dove scopre il cadavere di un uomo nudo appeso al soffitto, e mentre cerca di scappare sfondando la porta con un’accetta, viene mutilata dal vecchio che la minaccia di restare in cantina e raggiunge poi la moglie. I due anziani si ritrovano nella stanza di Maxime, la quale si era nascosta sotto il letto e approfitta del momento in cui hanno un amplesso per strisciare via.
La giovane scopre che Lorraine è rinchiusa nella cantina e la libera ma lei ha una reazione isterica che richiama l’attenzione degli anziani. Questi le sparano e mentre Howard trascina via il corpo, ha un attacco di cuore e muore. Maxime recupera la pistola nel cruscotto del furgone e minaccia l’anziana di farsi dare le chiavi della vettura. La pistola però è scarica: Pearl prova così a spararle con il suo fucile ma non riesce a prendere bene la mira e cade a terra inerme. Maxime allora si avvicina alla donna che le intima di rinunciare ai suoi sogni perchè avrà un futuro triste come il suo. La ragazza è convinta di essere destinata a grandi cose e non si fa abbindolare dalle parole della vecchia: le passa sopra con il furgone decapitandola. Ora è pronta a lasciarsi tutto alle spalle e a iniziare una nuova vita.
Recensione:
Un titolo incisivo: X, lettera che nella lingua inglese viene associata a contenuti pornografici, a cui in Italia è stata aggiunta la frase “A sexy horror story” per far cogliere meglio il riferimento al mondo dei film hard.
Horror e pornografia, eccitazione e violenza si intrecciano in modo viscerale e originale, con la regia tecnica e tagliente di Ti West, che sa raccontare la storia tramite immagini vivide e citazioni di iconici film del genere slasher.
Quella di West è una pellicola che fa proseguire la scia dell’horror d’autore dopo i precedenti Midsommar, (2019, diretto da Ari Aster), Suspiria di Guadagnino (2018) e ancora Hereditary-Le radici del male (2018). Si percepisce la maturità e la passione del regista sceneggiatore in questa sua ultima opera che è distribuita in Italia da A24, casa di produzione e distribuzione indipendente.
Un film impregnato di sessualità, trattata in modo non scontato, ma che sa andare oltre il mero porno: è anche un geriatric horror, che usa gli anziani come elemento orrorifico e disturbante, e porta in scena un’America rurale in cui si assiste alla fine del sogno americano e al fanatismo religioso più spietato. Sono molti i temi interessanti: la riflessione sul corpo, sulla bellezza che svanisce con il passare del tempo, la repressione e la negazione del desiderio sessuale, il quale resiste anche nei corpi più anziani ma che diventa qui il motore di invidia e vendetta. Ed è interessante anche la visione femminista con cui il regista struttura la storia: personaggi femminili moderni, liberi di mostrare i loro corpi che non sono sottomessi alle volontà o agli sguardi giudicanti dei personaggi maschili.
Con questa moltitudine di spunti di riflessione, la sceneggiatura perde un po’ il suo sguardo dal plot principale, che a tratti resta confuso e semplice, seppur coinvolgente. La scena in cui la remissiva Lorraine afferma di voler avere una parte nel film per liberarsi di pregiudizi sessuali e morali, andando anche contro la volontà del ragazzo, viene risolta in poche battute per dar spazio a scene slash e alle altre tematiche che attendono di essere affrontate.
La regia di West è riconoscibile, ottima nei movimenti di macchina, come la scena ripresa dall’alto e piena di suspence in cui Maxime nuota nel lago mentre viene lentamente inseguita da un alligatore, e sublime nei primi piani. È violenta al momento giusto, con morti e uccisioni che seguono le regole del genere, e ha un ritmo a combustione lenta, facendo crescere l’adrenalina in modo paziente e sempre più esplosivo verso la fine. Gli anni ’70 sono presenti nei costumi, nelle scenografie e anche nella fotografia e nel montaggio, resi in maniera perfetta. La tecnica dello split screen è restituita meravigliosamente, con la tipica grana della pellicola vintage che trasporta lo spettatore in un film dentro il film, grazie ad un montaggio alternato costruito ad hoc. Un audio dalla spazializzazione sonora audace, aggressiva ma dalla precisone maniacale.
Degno di nota è il cast in cui Mia Goth spicca per la sua duplice interpretazione, quella della provocante Maxime e dell’anziana antagonista Pearl. “Io non accetterò una vita che non merito” ripete sempre nei panni della giovane attrice porno, personaggio che usa il suo corpo per il piacere ma anche per trovare la strada per ottenere la libertà. Ottima performance quella di Jenna Ortega, che già ha avuto esperienza in film del genere con Scream 5 (2022).
X - A sexy horror story è un film capace di divertire, spaventare e di far vivere una vera e propria esperienza. Affronta temi di particolare rilevanza, con una storia che funziona anche se con colpi di scena non così particolari, ed è originale nella narrazione e nella caratterizzazione dei personaggi. Appartiene ad un tipo di cinema indipendente, mosso da una reale passione e da abilità non indifferenti, il che non può non portare ad un risultato che convince.
A cura di Giulia Belvedere.
Pubblicato il 6 luglio 2022.
Pro:
- Regia di West sublime.
- Montaggio alternato reso perfettamente.
- Interpretazione convincente di Mia Goth.
Contro:
- Sceneggiatura buona ma che perde a tratti il suo focus.
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